Poitiers, battàglia di Battaglia combattuta nella pianura tra Poitiers e Tours (Francia occid.), nel 732, all'epoca dell'invasione araba della Spagna. La vittoria dell'esercito di Carlo Martello sugli [...] arabi segnò l'arresto dell'avanzata di questi ultimi in Europa e l'assestarsi dei loro confini entro la Penisola Iberica. ...
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ALCHERIO
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Appartenne forse al clero bizantino di Palermo (Klewitz, ma contra Ménager), rimasto operante anche durante la dominazione araba. Messo a capo della diocesi di Palermo, a lui è diretta la [...] bolla di Gregorio VII del 16 apr. 1083 da Roma.
La bolla (assai importante dal punto di vista diplomatico perché in tutto il suo aspetto esteriore, assai ricco ed elegante, come nella solennità dell'arenga, ...
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Ebraista e bibliografo (Prostějov, Moravia, 1816 - Berlino 1907); profondo conoscitore della letteratura ebraica medievale, ebbe gran competenza anche nella araba. Opere principali: Polemische und apologetische [...] Literatur in arabischer Sprache (1877); Die hebräischen Übersetzungen des Mittelalters (1893); Die arabischen Übersetzungen aus dem Griechischen (1897); Die arabische Literatur der Juden (1902); Die Geschichtsliteratur ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] al-Fazārī, pure presente, uno zīǧ indiano. Al-Fazārī si sarebbe fatto carico, insieme con Ya῾qūb ibn Ṭāriq, di adattarlo in arabo. Storia incerta, forse, ma che ben ritrae l'idea che si aveva di quell'epoca. L'interesse di al-Manṣūr per l'astrologia ...
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Fondo arabo per lo sviluppo economico e sociale
Origini, sviluppo e finalità
Nel maggio 1968 il Consiglio economico e sociale della Lega Araba ha approvato l’accordo che istituisce il Fondo arabo per [...] la fattibilità di tutti i progetti proposti e di seguirne tutte le fasi di realizzazione.
Struttura istituzionale
Il Fondo arabo per lo sviluppo economico e sociale ha una struttura piramidale con a capo il Consiglio dei governatori, composto da ...
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Orientalista e bibliografo italiano (Calimera 1872 - Roma 1942). Bibliotecario dal 1903 dell'Accademia dei Lincei. Si occupò dapprima prevalentemente di letteratura araba (I tempi, la vita e il canzoniere [...] al-Khansā, 1899; Il nome proprio arabo-musulmano, 1915, frutto della collaborazione alle imprese orientalistiche di Leone Caetani), poi di storia della cultura e della scienza, specie in relazione alle origini dei Lincei (Il carteggio linceo, 4 voll ...
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Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] qui aimait trop les femmes (2010; trad. it. 2010); il saggio Par le feu (2011; trad. it. 2012), dedicato alla primavera araba; L'ablation (2014; trad. it. 2014); i saggi, entrambi del 2015, È questo l'Islam che fa paura, pubblicato in prima edizione ...
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. Aggettivo superlativo arabo, che significa "lodatissimo" (quindi sinonimo di muḥammad, che è anche la forma araba del nome Maometto); in un passo del Corano (LXI, 6) figura come il nome del profeta preannunziato [...] da Gesù, e che quindi è Maometto medesimo. Come già vide nel 1691 Ludovico Marracci, l'informatore di Maometto confuse il Paracleto (Παρακλητός), cioè lo Spirito Santo preannunziato da Gesù presso a morire ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] Dioscuride.
Ancora nel VI e VII sec. d.C. la medicina alessandrina formò medici che diedero nuovi impulsi ai loro successori arabi: tra di essi il medico e filosofo siro Sergio di Reshaina, Paolo di Egina (che studiava ad Alessandria all'epoca della ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] ebbe termine nel momento in cui fu spinto dal re Roberto d'Angiò, senza dubbio intorno al 1319, a tradurre in latino testi arabi o ebraici. Egli soggiornò a Napoli e a Roma, ma fu ad Arles, nel 1328, che intraprese, su richiesta del re, la traduzione ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...