Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] vi s'indebolì, e il sultano selgiūqide Alp Arslān finì con l'impadronirsene, e la diede in feudo a suoi vassalli, arabi (fino al 1085) e poi turchi.
All'inizio delle crociate, Aleppo ebbe a sostenere gli attacchi del principato cristiano di Antiochia ...
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tecnonimico Denominazione di una persona come ‘padre’ di un dato figlio; è l’opposto di patronimico ed è frequente nell’onomastica araba, dov’è detto kunya (➔). ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] tradotto da Qâlônîmôs ben Qâlônîmôs nel 1307; Šarḥ al-ṣinā῾a al-ṣaġīra li-Ǧālīnūs (Commento all'Ars parva di Galeno), tradotto dall'arabo da Šemû᾽ēl ibn Tibbōn a Béziers nel 1199 e dal latino da Hillēl ben Šemû᾽ēl da Verona (1220-1294 ca.); e infine ...
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Poeta e letterato musulmano in lingua araba, soprannominato Badī‛ az-Zamān (il Meraviglioso dell'epoca), nato a Hamadhān in Persia e in Persia vissuto e morto (398 èg., 1008 d. C.).
Diede la forma definitiva [...] anche molte sue lettere in prosa ricercata e poesie liriche. Traduzioni francesi di alcune sue maqāmāt si trovano nelle crestomazie arabe del Silvestre de Sacy (2a ed., Parigi 1826-1827) e del Grangeret de Lagrange (Parigi 1828); la raccolta completa ...
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Musicista (San Giorgio a Cremano 1883 - Roma 1971). Compositore di ispirazione impressionista, soggiornò a Tunisi (1912-33), dove studiò la musica araba. Scrisse 3 opere, un balletto, lavori orchestrali [...] e da camera ...
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Città situata a 10 km. dall'Amu Darja (o, secondo la grafia araba, Āmū-Daryā, come in III, p. 54 segg.), a 135 km. a SO. di Buchara; è a 132 m. di altitudine.
Come tutte le città del Turkestan è costituita [...] dalla parte antica, abitata dagl'indigeni, di aspetto caratteristico e suggestivo, con vie strette, case senza finestre esterne, con copertura a terrazze; è dominata da una cittadella che racchiude bei ...
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Orientalista (Parigi 1720 - ivi 1783), professore di turco e persiano al Collège de France. La sua opera scientifica abbraccia le letterature araba, persiana e turca (Mélanges de littérature orientale, [...] 1770), e anche la sanscrita (Contes et fables indiennes, 1778) ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] anno di pubblicazione del romanzo Riḥ al-ǧanūb («Vento del sud») di ‛A. al-Ḥ. Ibn Haddūqa. Tra gli autori algerini di lingua araba, il poeta M. al-‛Id, gli scrittori Ṭ. Waṭṭār (Dukhkhān min qalbī «Fumo dal mio cuore», 1962; al-Lāz «L’asso», 1974; al ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] di N. furono scritte inizialmente in inglese (così la sua biografia di Giubrān), e poi da lui stesso tradotte in arabo. Ma originalmente araba è la sua propria autobiografia (Sab‛ūn, "Settanta", 1959), una delle più pregevoli opere del genere, ove il ...
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TEOGNOSTO
Silvio Giuseppe Mercati
. Grammatico bizantino del sec. IX. Scrisse un'opera (non pervenutaci) sulla sollevazione di Eufemio e sulla conquista araba di Sicilia e compilò un trattato di ortografia, [...] consistente di oltre mille regole. La fonte principale è Erodiano, le cui regole prosodiche vengono rifuse ai fini dell'ortografia.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2a ed., ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...