Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] i suoi desiderî circa la sua divinizzazione e il richiamo degli esuli nelle città elleniche. Mentre preparava una nuova spedizione verso l'Arabia, A. si ammalò in Babilonia e dopo dodici giorni morì, il 13 giugno 323, a soli 33 anni e dopo 13 anni ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] e utilizza gli stessi strumenti della pittura: pennelli morbidi, pietra per l'inchiostro, carta e seta.
Anche la scrittura araba è un'arte, una calligrafia, che diviene l'elemento decorativo principale dell'architettura o di oggetti metallici e di ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] sempiternam", qualità quasi sovrumane, elencate non senza un tocco di ironia verso le pretese dei Volterrani, alla ricerca di un'araba fenice. Il 21 giugno si rivolse all'amico Donato Acciaiuoli, il quale per la sua "facilitate morum et summa ...
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CAPPARONI, Pietro
VV. Cappelletti-F. Di Trocchio
Nacque il 25 apr. 1868 a Roma, da Silverio, pittore dei palazzi apostolici, e da Luisa Aloisi, e qui si laureò nel '92 in medicina e chirurgia a pieni [...] zur Gesch. des Benediktinerordens, XVI-XIX, 1929-32). Una visione d'insieme di questi studi si desume da F. Gabrieli, La cultura araba e la Scuola medica salernitana (in Riv. di studi salernitani, 1 [1968], pp. 7-21). Ma il C. neppure tentò di tenere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Andrea Vesalio
Massimo Rinaldi
Taciturno e malinconico, ma anche ambizioso e infaticabile promotore della propria ascesa sociale e professionale, Andrea Vesalio è unanimemente riconosciuto come il fondatore [...] opera di depurazione dei testi antichi dalle incrostazioni della tradizione medievale e dalle contaminazioni della mediazione araba. Non si trattava tuttavia di un sapere esclusivamente libresco; Dubois riteneva indispensabile integrare la lezione ...
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CARO (Carus)
Norbert Kamp
C. non era né cisterciense né, prima della sua elevazione alla sede arcivescovile di Monreale, abate di S. Maria di Altofonte, come si legge invece nella letteratura storica, [...] alienati. Ancor più soffriva la Chiesa di Monreale a causa dei disordini e delle rivolte provocati dalla popolazione rurale araba, nel corso dei quali i ribelli occuparono persino Corleone, la località più importante del suo patrimonio in Sicilia ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] "han tenuto per fermo che certissima fosse la medicina" così come l'aveva tramandata la tradizione latina, greca e araba, "e che ogni altra maniera di medicare diversa da quella, sia da riputare totalmente fallace"; questa incertezza, dunque, deve ...
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BARISANO da Trani
Carla Guglielmi Faldi
Manca del tutto una documentazione relativa a questo scultore e fonditore tranese della seconda metà del sec. XII. La memoria dell'artista rimane affidata alle [...] piuttosto costante il riferimento all'arte minore bizantina, specialmente eburnea e, per certi particolari, all'arte araba; non mancano gli accenni alle porte costantinopolitane importate nel meridione, ma questa ipotesi trova opposizione da parte ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] dell'antica Pozzuoli (1894; Roma, Ministero della Pubblica Istruzione) ripropongono i consueti soggetti archeologici, una Testa di Araba del 1898 (dispersa) testimonia di un timido approccio alla tematica esotica. Né è privo di significato il fatto ...
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CRISTODULO
Vera von Falkenhausen
Non sono note né la data di nascita, né le origini di C. ed oscuri sono rimasti anche gli inizi della sua carriera. Quando è ricordato per la prima volta in un documento [...] sabbia posta davanti alla costa tunisina ("Le Sorelle") e a conquistare il castello di Dimâs. Ma un attacco a sorpresa degli Arabi costrinse la flotta a una fuga precipitosa e all'abbandono del presidio di Dimás che fu trucidato fino all'ultimo uomo ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...