(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] un gruppo di vasi argentei del tipo rhytòn, con raffigurazioni zoomorfe e antropomorfe.
Medioevo ed età moderna
Con l’occupazione araba, consolidata al tempo del califfo Mu‛āwiyah (660-680), l’A. maggiore divenne una provincia di confine dell’Impero ...
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(ebr. Sīnai, ar. Ṭūr Sīnā) Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati (S. Settentrionale, 25.574 km2 con 339.752 [...] da Giustiniano fra il 458 e il 565, come centro religioso delle tre religioni monoteistiche fu risparmiato dall’invasione araba, ed evitò le conseguenze della politica iconoclastica dell’8° secolo. La chiesa giustinianea ha capitelli scolpiti e travi ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] (oltre l’80%) è costituito dagli imamiti (Iran, Afghanistan, India, Siria, Iraq); seguono gli ismailiti (più del 15% comprendendovi Drusi e Nuṣairi: India, Siria, qualche distretto della Penisola Araba) e infine gli zaiditi, quasi tutti nello Yemen. ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] ca.). Una risonanza notevole ebbero, soprattutto in età gotica, i miracoli attribuiti al Bambino durante la fuga in Egitto dal Vangelo arabo dell'infanzia (23; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 106-109) e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo (18-24; ivi, pp ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] lezioni e lo sviluppo dell'insegnamento: la b. pubblica fu così, accanto alla moschea, l'antesignana della madrasa, l'università araba. Di grande importanza fu il dār al-῾ilm del Cairo, fondato nel 1004 dal califfo fatimide al-Ḥākim (995-1020), che ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] , fu pubblicato postumo a cura di Giuseppe Balestri, Roma 1904).
Nel 1888 il C. pubblicò, sempre a Roma, il testo arabo e la traduzione latina della versione dell'"armonia dei quattro Vangeli" di Taziano realizzata dal nestoriano Atū'l - Faraǧ ibn at ...
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ELIA il Giovane, santo
Vera Falkenhausen
Secondo l'anonima Vita greca, fonte principale per la sua biografia, nacque verso l'823 ad Enna in Sicilia e fu battezzato col nome di Giovanni. Nelle fonti [...] (estate 881), per sfuggire al successivo attacco degli Arabi, E. si rifugiò nel Peloponneso in compagnia di maniera determinante dai contrasti militari ed ideologici tra Bizantini ed Arabi nel Mediterraneo. I conflitti tra le due potenze furono causa ...
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COSTANTINO (Cosantine, Goantine) di Cagliari
Evandro Putzulu
Nacque in data non esattamente precisabile da Orzocco Torchitorio giudice di Cagliari - il primo, sul quale ci siano giunte notizie storiche [...] di Cagliari. Questi, nel corso dei secoli precedenti, avevano approfittato dell'isolamento, cui la preponderanza navale araba costringeva la Sardegna, per raggiungere una larga autonomia: rifiutavano perciò, ora, ogni dipendenza disciplinare da Roma ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] settentrionale e orientale, in quanto campo di studio dell’orientalistica: s’intendono, in special modo, l’egiziano antico, l’arabo, l’ebraico, il siriaco, l’etiopico, il turco, il persiano, il sanscrito, il cinese e il giapponese.
politica Patto ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] II, nel 574, da Apamea di Siria e, soprattutto, sotto Eraclio, di nuovo da Gerusalemme, nelle more della conquista araba della Terrasanta. Quest’ultimo sovrano conoscerà anche in Occidente grande popolarità, proprio per le sue relazioni con la vera ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...