Hamad bin Khalifa. L’emiro alla conquista del mondo
Il sovrano del minuscolo e ricchissimo Qatar, sponsor di al-Jazeera, scala rapidamente le vette dell’economia mondiale dal calcio alla moda. E appoggia [...] ricchezza e posizione geografica, lo sceicco sponsorizzacon 150 milioni di dollari la nascita di al-Jazeera, la primatv satellitare araba che con la copertura degli attentati dell’11 settembre 2001 s’impone nel panorama dei grandi network globali. È ...
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Centro della Spagna (prov. di Siviglia), nella valle del Guadalquivir.
Fu città romana (Carmo) di cui conserva una necropoli con tombe a camera dipinte, l’anfiteatro, le mura riutilizzate fino al tardo [...] Settecento. Successivamente fu piazzaforte araba, che a metà dell’11° sec. costituì con Ecija un regno indipendente. Ferdinando III di Castiglia la tolse ai musulmani nel 1247. ...
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Capo senussita (m. 1931); guidò per dieci anni i beduini della Cirenaica contro le truppe italiane. Catturato, fu condannato a morte e giustiziato pubblicamente a Soluch; è considerato un martire della [...] religione e un eroe della causa araba. ...
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Califfo omayyade (m. 743 d. C.), che regnò dal 724 alla morte. Energico e accorto amministratore, tenne con fermezza il governo dell'Impero, coadiuvato dal governatore dell'Iraq Khālid al-Qasrī. Sotto [...] di lui l'espansione araba raggiunse la maggiore estensione, con la puntata in Francia fermata da Carlo Martello a Poitiers (732), e la vittoriosa resistenza alla pressione turca in Asia centrale. Gli ultimi anni di Hishām furono turbati dalla grande ...
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Aleppo (ar. Halab)
Aleppo
(ar. Halab) Città della Siria settentrionale. Abitata ininterrottamente dall’11° sec. a.C., fu chiamata dai Seleucidi Beroea; romana dal 64 a.C., fece parte dell’impero bizantino [...] fino alla conquista araba, nel 637. Sede, nel 10° sec., dell’emirato hamdanide, A. fu contesa a lungo fra signorie islamiche e regni crociati, quindi, dopo la battaglia di ‛Ain Jalut (1260), fra mongoli e mamelucchi, finché nel 1400 fu conquistata da ...
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kalb, banu
(ar. «figli di cane») Una delle principali tribù sudarabiche, sebbene stanziata nel Nord della penisola, discendente di Kalb ibn Wabara. Nel corso dei primi secoli dell’islam fu tradizionalmente [...] antagonista dei banu qais, tribù araba settentrionale. Ne discendevano gli emiri della Sicilia musulmana in epoca fatimide, dal 948 al 1040 (➔ Kalbidi). ...
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ẒIYĀ Pascià, ‛Abd ul-Ḥamīd
Ettore Rossi
Poeta e uomo politico ottomano. Nacque nel 1825 a Kandïllï, sul Bosforo, presso Costantinopoli, studiò secondo i metodi e gli usi del tempo, acquistando buona [...] conoscenza della letteratura araba e persiana e componendo presto poesie apprezzate in turco. Protetto da Reshīd Pascià
Egli è autore di un'antologia di poesie di diversi poeti arabi, turchi e persiani in tre volumi, intitolata Kharābāt (La Taverna), ...
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Tattica di guerra, condotta, con specifica conoscenza delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità, per lo più irregolari, contro le truppe regolari dello stesso Stato o di uno [...] con la resistenza spagnola all’occupazione napoleonica. La g. ha avuto poi notevole fortuna nel 20° sec., a partire dall’insurrezione araba contro il dominio turco (1916-18) e si è sviluppata con la resistenza contro l’occupazione tedesca in Europa e ...
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Paolo Branca
Prove di democrazia nel mondo islamico
Le rivolte che si sono susseguite a catena in molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sul finire del 2010 e nei primi mesi del 2011 sono presto [...] qui per un nuovo inizio» (con riferimento ai rapporti tra Stati Uniti e mondo islamico), il problema della democrazia nel mondo arabo è stato quindi posto in secondo piano: «nessun sistema di governo può o dovrebbe essere imposto da una nazione a ...
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Capitano arabo (m. 682 d. C.); giovanissimo, partendo dall'Egitto, occupò Barce in Cirenaica (642), e fondò (670) in Tunisia Qairawān. Fu poi (682) governatore della provincia d'Africa; si deve alla sua [...] rapidissima avanzata vittoriosa fino all'Atlantico la prima occupazione araba della costa nord-africana. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...