Sigla di Repubblica Araba Unita, nome assunto dalla formazione politica sorta nel 1958 dall’unione fra Egitto e Siria, con prospettive di estensione anche allo Yemen (poi fallite). Si sciolse nel 1961; [...] tuttavia l’Egitto mantenne la denominazione ufficiale di RAU fino al 1971 ...
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Liḥyā´n Antica popolazione araba del Hegiaz, con centro a Dedān (attuale el-‛Olā). Al principio dell’era volgare ebbe un proprio regno che, alla caduta di quello nabateo (105 d.C.), estese il suo potere [...] anche su al-Ḥiǵr (Madā’in Ṣāliḥ) ...
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Capostipite della tribù araba dei Quraish; restauratore del culto preislamico della Ka῾ba alla Mecca. Benché della sua figura si sia presto impadronita la leggenda, sembra innegabile un fondo storico, [...] come storico è il fatto che attraverso quella figura si esprime l'affermazione dell'egemonia quraishita alla Mecca già alla fine del sec. 5º d. C ...
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Dinastia araba musulmana che regnò nel sec. 10º in Mesopotamia e in Siria. Trae il suo nome da un certo Ḥamdān ibn Ḥamdūn, della tribù dei Taghlib. Il suo maggior rappresentante è l'emiro Saif ad-Dawla, [...] che, conquistata (944) Aleppo e la Siria settentrionale, fece della sua corte un centro di cultura e poesia, mentre guerreggiava con alterno successo contro i Bizantini. Dopo di lui la dinastia decadde ...
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Tribù araba, che sin dalla fine del 5° sec. d.C. appare stanziata alla Mecca, con una posizione di supremazia sociale e politica fondata su un’attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita dei Banū Hāshim [...] dei Quraish’ rimase saldo nell’Islam sunnita: Omayyadi, Abbasidi e Alidi furono tutti ugualmente quraishiti. In seguito le sorti dei Q. si confondono con quelle della classe dirigente dell’Impero arabo-musulmano nei primi tre secoli della sua storia. ...
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Dinastia araba, originaria della tribù dei Banū Mazyad che, migrata dall'Arabia nell'Iraq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, e nel sec. 11º riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, [...] sottraendoli al diretto dominio del califfo di Baghdād. Il quarto principe della dinastia, Ṣadaqa (1086-1108), fondò la città di al-Ḥilla sull'Eufrate, che divenne la capitale, ed ebbe una notevole prosperità ...
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Dinastia araba della Spagna che regnò a Granada e nel suo territorio fra il 1231 e il 1492, costituendo l'ultimo baluardo musulmano contro il re di Castiglia. Il nome si fa derivare da quello di Yūsuf [...] ibn Naṣr, il cui figlio Muḥammad I al-Aḥmar ("il Rosso") salì al trono in seguito alla fine della dinastia degli Almohadi. Il regno dei N. si estese, con variazioni territoriali a seconda dei tempi, fra ...
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MAZYADITI
Francesco Gabrieli
. Dinastia araba, sorta dalla. tribù dei Banū Mazyad (ramo del maggiore gruppo dei Banū Asad), che, migrata dall'Arabia nel ‛Irāq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, [...] da Baṣrah a Hīt, e agl'inizî del sec. V dell'ègira, XI d. C., riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, praticamente sottraendoli al diretto dominio del califfato di Baghdād. Il quarto principe ...
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Aghlabidi
Dinastia emirale araba (800-904). Regnò sulla regione del Nord Africa nota come Ifriqiya, avente come capitale Kairouan. Il fondatore Ibrahim ibn al-Aghlab (800-812) fu investito dell’emirato [...] delle tribù berbere. Il dominio aghlabide ebbe per tutta la sua storia l’opposizione della popolazione locale, della classe militare araba e dei religiosi sunniti. Proprio per placare questi ultimi fu lanciata, sotto Ziyadat Allah I (812-838), la ...
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Mutawakkiliti
Dinastia araba zaydita, regnante nello Yemen del Nord dal 1918 al 1962, con capitale Ta‛izz. Fondatore ne fu l’imam zaydita Yahya Muhammad Hamid al-Din, che dichiarò l’indipendenza dello [...] , nel 1962, suo figlio Muhammad al-Badr, dando il via a un conflitto fra forze lealiste e forze repubblicane che durò fino al 1968. Rifugiatosi in Arabia Saudita, Muhammad al-Badr scelse l’esilio in Inghilterra dopo il riconoscimento della Repubblica ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...