La secessione della Siria dalla Repubblica araba unita (settembre 1961) amareggiò N., che sembrò accantonare le speranze di un'unità araba: le iniziative ba‛thiste di una nuova unione fra ‛Irāq, Siria [...] e la Giordania, il 28 settembre 1970 improvvisamente morì. La notizia fu accolta con estremo cordoglio in tutto il mondo arabo, dove la sua figura aveva raggiunto un valore emblematico; tuttavia, con il passare del tempo la sua azione fu sottoposta ...
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Signore di Palmira (m. Emesa 266 o 267 d. C.), di origine araba. Dopo la cattura di Valeriano da parte di Sapore I, sconfisse (260) presso l'Eufrate il re persiano assumendo il titolo di "re dei re". Gallieno [...] lo fece suo rappresentante (dux e corrector totius Orientis) col compito di difendere la frontiera dell'Eufrate: a Emesa nel 261 O. sconfisse e uccise il ribelle Callisto, mentre l'usurpatore Quieto, sostenuto ...
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Jawhar al-Siqilli
Generale fatimide (m. 991). Probabilmente liberto di origine non araba, J. conquistò, per conto del califfo al-Mu’izz, il Nord Africa e, nel 969, l’Egitto, divenendone governatore. [...] Nel corso della guerra mossa ai , nel 976, annesse all’impero lo Hijaz, a seguito di ciò la khutba della Mecca fu letta nel nome del califfo fatimide ...
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Abu al-'Abbas
Abu al-‛Abbas
Fondatore e primo califfo della dinastia araba degli Abbasidi (m. al-Anbar 754). Noto anche come al-Saffar («il sanguinario» o «il generoso») contribuì all’uccisione dell’ultimo [...] califfo omayyade, Marwan II, e ne prese il potere nel 750. Uomo di grande energia e privo di scrupoli, eccelse nelle azioni militari contro la dinastia rivale e contro gli oppositori politici, mentre nell’azione ...
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VISIR (o Vizir; fr. vézir)
Carlo Alfonso Nallino
Voce usata dagli scrittori europei, per lo più sotto la forma "gran visir", per indicare il primo ministro dell'impero ottomano. È la parola turca e persiana [...] fu soppressa e il presidente del consiglio dei ministri fu chiamato bash-vekīl (primo ministro). In seguito al movimento d'epurazione del turco dai vocaboli arabi e persiani, voluto da Kamal Ataturk (già Muṣṭafà Kemāl) la parola vekīl, derivata dall ...
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Naksa (ar. «la ricaduta»)
Naksa
(ar. «la ricaduta») Nome che designa, nella storiografia araba, la seconda diaspora palestinese successiva alla conquista di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme est, dopo [...] la terza del 1967 ...
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Mu'awiya ibn Abi Sufyan
Mu‛awiya ibn Abi Sufyan
Primo califfo della dinastia araba degli Omayyadi (secc. 7°-8°). Quraishita, cognato di Maometto e cugino del califfo ortodosso ‛Uthman, entrò in politica [...] per vendicare l’assassinio di questi da parte di seguaci di ‛Ali ibn Abi Talib. Appoggiandosi all’esercito arabo di Siria, combatté ‛Ali e i suoi a Siffin e, dopo un inefficace arbitrato, fu riconosciuto vincitore da una parte della comunità. Quando ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di lingua araba e fu ripresa anche in epoca moderna.
Lingua
La lingua dei M., largamente differenziata in dialetti per regione (Léon, Cordova ...
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Cittadina della Spagna, in prov. di Badajoz.
Probabilmente colonia romana, fu riedificata dopo la dominazione araba, con il nome di Montesa e divenne sede di contea (1599). Fu devastata durante le guerre [...] d’indipendenza portoghesi (17° sec.).
I signori di M., con il cognome di Portocarrero, sono un ramo della casa di Acuña, di cui fu capostipite Cristoforo Osorio (n. 1502 - m. 1571). La famiglia ebbe il ...
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Sigla di Organizzazione per la Liberazione della Palestina, nata nel 1964, per iniziativa della Lega araba, come espressione politico-militare della resistenza palestinese. Presieduta fino al 1967 da A. [...] anche in sede internazionale, ruolo accentuatosi dopo la proclamazione dello Stato di Palestina nel 1988, l’avvio dei negoziati arabo-israeliani nel 1991 e il riconoscimento reciproco tra OLP e Israele nel 1993. Nella seconda metà degli anni 1990 ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...