Nome di tre sovrani persiani, della dinastia dei Sasanidi. Y. I, figlio di Shāpūr III, regnò dal 399 al 420, e condusse una accorta ed energica politica antichiesastica e antifeudale, che gli valse dalla [...] , e perseguitò cristiani ed ebrei. Y. III fu l'ultimo sovrano sasanide; salito sul trono (632), ebbe subito a fronteggiare l'invasione araba; vinti i Persiani (636) a Qādisiyya e occupata Ctesifonte, Y. fuggì nel Khorāsān, ove morì assassinato (651). ...
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Dinastia musulmana che regnò sul Khorāsān nel sec. 9º d. C. Suo fondatore ed eponimo fu Ṭāhir ibn al-Ḥusain, generale del califfo al-Ma'mūn, che verso l'820 si rese di fatto indipendente nella provincia [...] secolo, e fu soppiantata dai Ṣaffaridi nell'873. All'importanza politica dei T., nell'inizio del processo di sfaldamento del califfato arabo-musulmano, ne corrisponde una culturale: persiani di origine, essi favorirono lo sviluppo della letteratura ...
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RESCHER, Nicholas
Antonio Rainone
Storico della logica e filosofo della scienza tedesco naturalizzato statunitense, nato a Hagen (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 15 luglio 1928. Negli Stati Uniti [...] for Philosophy of Science.
Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba e ha fornito inoltre importanti contributi tecnici allo sviluppo della logica modale e alla sua interpretazione semantica ...
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Ben-Gurion, David
Politico israeliano (Płońsk 1886-kibbutz Sde Boker 1973), riconosciuto, con H. Weizmann e T. Herzl, fra i fondatori dello Stato di Israele. Nato David Gruen in Polonia sotto il dominio [...] previsto dalla Risoluzione ONU 181, respinto invece dalla comunità araba, il 14 giugno 1948 B.-G. proclamò l’indipendenza insostenibile per il nuovo Stato la permanenza di una forte minoranza araba al suo interno. Alla fine della guerra B.-G. divenne ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana di San Giovanni in Damasco, che, secondo una discussa tradizione, era stata fin dalla conquista araba divisa tra cristiani e musulmani. ...
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Storico spagnolo del diritto (Alhama, Granada, 1852 - Madrid 1919), prof. di storia del diritto e poi di storia antica e medievale spagnola all'univ. di Madrid. Si è occupato particolarmente di diritto [...] l'influenza di filosofi e teologi nei secc. 16º e 17º sul diritto pubblico, per le cronache precedenti l'invasione araba, ecc. (Historia general del derecho español, 1887; Estudios sobre la historia del derecho español, 1903; El elemento germánico en ...
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Nome umanistico dello scrittore e viaggiatore tedesco A. Ölschläger (Aschersleben 1600 - Gottorp 1671). Esperto di lingue orientali, fece parte della spedizione commerciale in Persia (1635-39) organizzata [...] moskowitischen und persischen Reise (1647), che lo affermò prosatore di vaglia e ne fece l'iniziatore del genere in Germania. Fece conoscere in Europa la poesia persiana e araba pubblicando in traduzione la raccolta Persianisches Rosenthal (1654). ...
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Poeta siriano (Damasco 1923 - Londra 1998). Ritiratosi (1966) dalla carriera diplomatica, si trasferì a Beirut, dove nel 1967 fondò una casa editrice (Manshurāt Nizār Qabbānī). La sua opera poetica, caratterizzata [...] al-unthā ma῾a ḥubbī "Verso Beirut, la mia amata donna", 1977), trattò anche temi politici, soprattutto dopo la disfatta araba del 1967 (Shu῾arā' al-arḍ al-muḥtalla "Poeti dei territori occupati", 1968; Qaṣā'id mutawāḥḥisha "Poesie selvagge", 1970; al ...
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al-Harrāț, Idwār (anche al-Kharrat)
Scrittore egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 16 marzo 1926. Laureatosi in legge (1946) presso l'università di Alessandria, alla fine degli anni Quaranta partecipò [...] 1971) della rivista di avanguardia letteraria Gallīrī 68 (Galleria 68). Ha contribuito a introdurre nella cultura araba opere del patrimonio occidentale, dedicandosi alla traduzione di autori soprattutto francesi e tedeschi. Nel 1996 ha ottenuto ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] e il midollo spinale (IX). A questo punto s'interrompe il testo greco, e i libri seguenti ‒ che ci sono pervenuti nella traduzione araba ‒ trattano gli organi di senso (X-XI), le arterie e le vene (XII), i nervi cranici e spinali (XIII-XIV), e gli ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...