Dinastia musulmana, che regnò nel Marocco dal 788 al 985 d. C. Prese il nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib, che, dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo [...] di ribellione contro gli Abbasidi, trovò accoglienza e aiuto presso la tribù degli Awrabah, a Walīlī nel Marocco centrale, e lì si costituì uno stato. Alla sua morte nel 792, gli successe dopo varie vicende ...
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BENIGNI, Umberto
Pietro Scoppola
Nato a Perugia il 30 marzo 1862, studiò nel seminario perugino e ricevette gli ordini sacerdotali il 20 dic. 1884. Nel 1885 pubblicò in Perugia l'opuscolo Arabia primitiva [...] e nel 1887, in due fascicoli, L'Africa biblica.
Dedicatosi al giornalismo, diresse fra il 1887 e il 1892 Il piccolo monitore, poi divenuto Il monitore umbro, giornale cattolico locale, e nel 1892 fondò, ...
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POLO
Giacomo ANTONELLI
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. Sport. - Antichissimo giuoco equestre (dal tibetano pulu "palla") di origine orientale, molto probabilmente persiana, ma praticato per secoli, oltre che in Persia, nella [...] al termine del campo avversario. La sua prima introduzione in Europa si ebbe per due vie, attraverso Bisanzio e attraverso gli Arabi, però con notevoli modificazioni. Praticato nella sua forma originaria in India ancora nel sec. XVI, se ne perdono le ...
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Geografia umana ed economica
Stato insulare situato nel Golfo Arabico, tra l'Arabia Saudita e il Qatar. Al censimento del 2001 la popolazione dell'arcipelago risultava pari a 650.604 ab., compresi 4053 [...] residenti all'estero, e pari a 727.000 ab. secondo stime del 2005. Per il 64% araba, è in prevalenza urbana e dispone di una moderna rete di servizi. Allo stesso censimento, la capitale al-Manāma contava 153.395 ab., mentre nessuna delle altre città ...
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Città marittima dell'India inglese (Malabar), situata in una baia poco profonda a 11°52′ N. Fu importante emporio di traffico con la Persia e l'Arabia durante il sec. XII e il XIII. Fu uno dei primi stabilimenti [...] portoghesi. Nel 1498 vi sbarcò Vasco da Gama. Tre anni dopo Cabral vi fondò una fattoria. Almeyda vi costrusse un forte nel 1505, e l'anno dopo i Portoghesi sconfissero lo zamorin coi suoi mappillas. Gli ...
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(gr. Ναβαταῖοι) Antica popolazione con centro nella città di Petra, a sud-est del Mar Morto. Nomadi, originari della penisola arabica, i N., divenuti sedentari, si organizzarono in una solida monarchia [...] territorio dei N. fu definitivamente assoggettato da Traiano, che lo ridusse (106 d.C.) a provincia romana col nome di Arabia.
La civiltà dei N., oltre che dagli scrittori classici, è nota dai reperti archeologici, dalle monete e dalle iscrizioni, in ...
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Antropologo e studioso di lingue e religioni orientali (New Farm, Aberdeenshire, 1846 - Cambridge 1894); prof. nelle univ. di Aberdeen (1870-83) e di Cambridge (1883-94). Le sue opere Kinship and marriage [...] in early Arabia (1885) e The religion of the Semites (1889) esercitarono una forte e duratura influenza nel campo degli studî di parentela e religione. Sottolineò temi, come la possibile identità tra vittima sacrificale e divinità, o la vicinanza ...
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Grammatico arabo della scuola di Bassora (m. 899). La sua opera più nota è il Kitāb al-Kāmil ("Libro perfetto"), voluminosa collettanea di materiali storici, poetici, filosofici, antiquarî, che ci ha trasmesso [...] preziose notizie sull'Arabia prei slamica e sui primi secoli dell'Islam. ...
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ELAT (ebr. Ēlat, Ēlōt; Αἰλαϑ, Αἰλων, Αἴλανα; Aila)
M. Avi-Yonah
Città posta sul Mar Rosso, al centro del golfo omonimo (Aelaniticus Sinus), era un importante scalo per il commercio marittimo con l'Arabia [...] meridionale e l'Africa occidentale.
Abitata dalla popolazione semitica degli Edomiti (o Idumei), la città costituì uno degli obiettivi dell'espansionismo israelitico. Salomone vi creò un porto, Eziongeber ...
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PHILBY, John
Esploratore inglese, nato a Ceylon il 3 aprile 1885, morto a Beirut il 30 settembre 1960. Dopo aver studiato in Gran Bretagna ed essere entrato nell'Indian Civil Service, avvicinò nel 1916 [...] Sa‛ūd. Da allora ebbe inizio la sua salda amicizia con quel sovrano, e una diuturna familiarità con l'ambiente wahhābita d'Arabia, dove il Ph. si stabilì e trascorse quasi un trentennio, convertendosi anche all'islamismo e assumendo il nome di Sheikh ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...