Il primo califfo o successore di Maometto (m. Medina 634 d. C.), già suo fido compagno e (come padre di ῾Ā'isha) suocero. Resse con patriarcale semplicità la comunità musulmana; sotto di lui fu domata [...] la rivolta dei Beduini d'Arabia (ridda) e vennero iniziate le grandi conquiste in Siria e Mesopotamia. ...
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Seguaci della scuola musulmana di rituale e di diritto basata sull'insegnamento di Ahmad ibn Hanbal (m. 855 d.C.). Gli h. sono contrari all'applicazione di ragionamenti filosofici all'interpretazione dei [...] dogmi rivelati; attualmente hanno una certa influenza in Arabia Saudita, Siria, Egitto e presso i wahhabiti indiani. ...
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ROSSI, Elia
Attilio Mori
Medico ed esploratore, nato a Ferrara il 27 ottobre 1816, morto al Cairo nel dicembre 1891. Nel 1838, appena laureato a Ferrara, si arruolò come chirurgo nell'esercito egiziano, [...] allora impegnato in guerra in Arabia. Rimasto poi per tutta la vita in Egitto, fu tenuto in grande considerazione dal governo khedivale, che gli affidò molteplici e svariati incarichi e gli conferì il titolo di bey. Nel 1856 accompagnò come medico il ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] Deccan tra l'XI e il XIII sec. d.C., e il manufatto potrebbe essere opera di un artista indiano. Le fonti arabe dell'XI sec. d.C. segnalano in effetti che monete di bronzo cinesi erano massivamente importate in India e nelle regioni occidentali ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] C. all'inizio del II sec. d. C. fu dominata politicamente dai Nabatei.
I Nabatei, popolo di origine semitica, emigrando dal deserto dell'Arabia, invasero i regni di Edom e di Moab già nel VI sec. a. C. (secondo il Murray) e nel IV sec. avevano ormai ...
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struzzo Specie (Struthio camelus; v. fig.) di Uccello unico rappresentante dell’ordine Struzioniformi, tipico della fauna etiopica, diffuso (con varie sottospecie) in subdeserti, savane e boscaglie aperte [...] dell’Africa dal deserto del Sahara fino al Capo, e in Arabia. È il più grosso degli Uccelli dell’epoca attuale: l’adulto è alto 2,50 m e pesa circa 75 kg; ha collo lungo quasi tutto nudo, testa piccola e piatta; tarsi squama;ti, cosce quasi nude; ...
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PROVINCE
Per l'arte delle p. romane v. provinciale, arte. Per i dati storici e per le personificazioni delle p. si vedano gli articoli ai singoli esponenti delle p. romane, secondo la loro denominazione [...] antica:
ACHAIA
AEGYPTUS
AFRICA
AQUITANIA
ARABIA
ARMENIA
ASIA
ASSIRIA
BAETICA
BELGICA
BITHYNIA et PONTUS
BRITANNIA
CAPPADOCIA
CILICIA
COTTIAE ALPES
CRETA et CYRENAICA
CYPRUS (v. CIPRO)
DACIA
DALMATIA
EPIRUS
GALATIA
GERMANIA INFERIOR et SUPERIOR
GRAIAE ...
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. Nome di una regola o scuola mistica musulmana, così chiamata dal suo fondatore, lo sceriffo marocchino Aḥmad ibn Idrīs al-Idrīsī (v.), nato nel 1173 ègira (1700 d. C.), e morto a Ṣabyā nell'‛Asīr (Arabia) [...] nel 1253 ègira (1837 d. C.). Ha diffusione nell'‛Asīr, nell'Alto Egitto (sede principale presso Luxor, a ez-Zainiyyah, ove vivono discendenti del fondatore) e nella Somalia italiana; qui essa è costituita ...
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(lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; arabo Buṣrā) Antica città dell’Auranitide (od. Siria sudoccidentale) sulle pendici occidentali del Gebel Druso. Occupata dai Nabatei fin dal 2° sec. a.C., [...] acquistò prestigio quando, con l’istituzione della provincia romana di Arabia (105 d.C.), divenne importante presidio militare e più tardi capitale della provincia; fu colonia con Alessandro Severo.
Dalla città prese nome l’ era di B., che computava ...
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Nafū´d Nella Penisola Arabica, terreni granitici e cristallini più o meno degradati dall’erosione eolica. Vi prevalgono sabbie e arenarie gialle e rossastre, che formano dune, coperte da una magra vegetazione. [...] Il nome serve anche a designare alcune regioni dell’Arabia: il Grande N. (a N del Neged, alta 700-1200 m, che si spinge fino alla frontiera della Giordania); il Piccolo N. (fascia desertica a E del Neged, tra questo e la costa del Golfo Persico); il ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...