Re himyarita dello Yemen (6º sec.); le sue persecuzioni contro i cristiani indussero il re aksumita Kaleb a intervenire nell'Arabia meridionale (525 d. C.). Secondo le fonti arabe, D. N. si sarebbe convertito [...] dal paganesimo all'ebraismo, e a influenza giudaica sarebbero dovute le sue persecuzioni. Morì combattendo contro gli invasori abissini ...
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Domenicano, topografo (Zurigo 1441 - ivi 1502). Fu predicatore a Zurigo, e lasciò una lucida, arguta e interessante descrizione dei luoghi santi, dell'Arabia e dell'Egitto (Evagatorium in Terrae sanctae, [...] Arabiae et Aegypti peregrinationem), da lui personalmente visitati (1480 e 1483-84). Analoghi studî fece anche intorno alla Germania meridionale (Descriptio Sueviae) e alla città di Ulma (Tractatus de ...
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Negus etiopico (prima metà sec. 6º d. C.) della dinastia aksumita, il cui nome di regno sembra fosse Ella Azbeha. Conquistò l'Arabia meridionale (Yemen), affermando una momentanea egemonia abissina nel [...] Mar Rosso (525-572 circa). Secondo una tradizione, al suo ritorno vittorioso in Etiopia avrebbe inviato a Gerusalemme la corona regale e si sarebbe ritirato a vita monastica; ma altre notizie accennano ...
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Medico, probabilmente arabo (Tunisi 1010-1015 circa - Montecassino 1087). Studiò forse a Baghdād e in Egitto; dopo lunghi anni di viaggi in Arabia, Caldea, Egitto, Etiopia, si stabilì a Salerno. Qui trovò [...] di medicina, nella quale molto probabilmente insegnò, dedicandosi nello stesso tempo alla traduzione dall'arabo in latino di numerose opere di medicina greche e arabe, attività che continuò anche dopo il suo ritiro nel monastero di Montecassino. I ...
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Eroe di un ciclo di romanzi popolari arabi (assai diffusi in Egitto), narranti le gesta della tribù dei Banū Hilāl, che migrò d'Arabia in Egitto e di qui (11º sec.) nell'Africa del nord. ...
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Uomo politico giordano (n. Amman 1960). Laureato in Economia ad Harvard, ha lavorato presso la Banca mondiale nelle sedi degli Stati Uniti, dell'Arabia Saudita e della Giordania. Ministro dell’Educazione [...] dal gennaio 2017 al giugno 2018, nello stesso mese è stato nominato premier dal re Abd Allāh II, subentrando nella carica a H. al-Mulki, dimessosi a seguito delle gravi agitazioni di piazza suscitate dal ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] delle correnti filosofiche e religiose del mondo iranico e arabo, ha pubblicato testi e traduzioni (fra cui Les visionnaire (1954); L'imagination créatrice dans le soufisme d'Ibn 'Arabī (1958, 2a ed. 1977); Histoire de la philosophie islamique ( ...
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Umanista, diplomatico e poeta polacco (Danzica, donde il nome, 1485 - Heilsberg, Prussia orientale, 1548). Visitò la Danimarca, l'Italia, la Grecia, Gerusalemme e l'Arabia. Segretario del re Sigismondo [...] il Vecchio, dal 1516 al 1517 fu ambasciatore polacco presso l'imperatore Massimiliano. Fra le sue opere si ricordano: Carmen extemporarium de victoria insigni ex Moschis; De profectione Sigismundi I in ...
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Pasolini, Uberto. - Produttore, regista e sceneggiatore italiano (n. Roma 1957). Ha esordito nel cinema come produttore con l’episodio A dangerous man: Lawrence after Arabia (1992) della serie televisiva [...] Great performances, fondando due anni più tardi la casa di produzione Redwave films. Tra le sue produzioni successive vanno citate quelle delle pellicole Palookaville (1995), Full Monty - Squattrinati ...
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Astronomo e geografo (Vesoul 1752 - Nizza 1801). Come vicario del vescovo di Babilonia, compì fra il 1781 e il 1790 un lungo viaggio in Arabia, Mesopotamia e Persia, nel corso del quale effettuò numerose [...] osservazioni astronomiche, archeologiche ed etnografiche; al ritorno scrisse una relazione (1790) e poi (1793) un articolo (Réflexions sur les moeurs des Arabes) che ebbero vasta risonanza. Disegnò una ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...