Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] guerra del Kippur del 1973). Dal canto suo lo scontro Est/Ovest finì per polarizzare al suo interno lo stesso mondo arabo con le principali repubbliche (Algeria dal 1965, Libia dal 1969, Egitto fino al 1978, Siria dal 1963, ̔Irāq dal 1968) schierate ...
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(gr. Γέρασα) Antica città della Giordania (od. Jarash, nel distretto di Irbid), fondata in età ellenistica da (o in onore di) un re seleucidico di nome Antioco, come mostra l’altro nome, frequente in [...] del 1° e il 2° secolo. Era importante fortezza e nell’8° sec. fu sede di vescovato. Decadde con l’occupazione araba, e fu rasa al suolo nel 1121 da Baldovino II.
Restano imponenti rovine risalenti alla sistematizzazione dell’impianto urbano del 1° e ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] Palaestina Salutaris, con capitale Petra. In queste città dell’Arabia ci si serve del greco; solo i militari usano littéraire de l’Afrique chrétienne, depuis les origines jusqu’à l’invasion arabe, tome 1, Tertullien et les origines, Paris 1901, pp. 19 ...
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Ghailani, al-Rashid 'Ali
Ghailani, al-Rashid ‛Ali
Politico iracheno (Bagh;dad 1892-Beirut 1965). Da primo ministro, G. ricercò, nel 1941, l’alleanza con l’Asse in funzione antibritannica, ma il reggente [...] la guerra contro la Gran Bretagna, conclusa con la sconfitta dell’esercito iracheno. Rifugiatosi in Iran, poi in Germania e in Arabia Saudita, G. rientrò in Iraq nel 1958, dove ordì un nuovo colpo di Stato contro il generale Kassem. Perdonato, si ...
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Nabonedo
Re di Babilonia (regno 555-539 a.C.). Figlio di una sacerdotessa di Sin a Harran, in territorio già assiro. Militare, N. salì al trono con un colpo di mano e cercò di legittimarsi come vero [...] si alienò il favore del sacerdozio e della popolazione babilonese. Attratto forse dal dislocamento delle vie carovaniere, conquistò parte dell’Arabia settentr. e rimase dieci anni a Teima (in Hijaz), affidando la cura di Babilonia al figlio Bel-shar ...
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mujahidin (propr. in ar. al-mujahidun)
mujahidin
(propr. in ar. al-mujahidun) Combattenti del nel senso di guerra contro i nemici di Dio, ma anche semplicemente, nel mondo arabo, combattenti per la [...] noto nel corso della , durante la quale (1979-89) i m., sostenuti in vari modi da Stati Uniti, Pakistan e Arabia Saudita, contrastarono l’intervento militare sovietico a sostegno del governo progressista afghano. Tra i vari gruppi di m., che giunsero ...
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Assurbanipal
Re dell’Assiria (668-629 a.C.), noto ai greci come Sardanapalo, figlio ed erede designato di Esarhaddon. Con lui l’Assiria raggiunse la massima estensione e floridezza culturale con i monumenti [...] contro il fratello ribelle Shamash-shum-ukin, viceré assiro di Babilonia, e i suoi alleati, spingendosi fino in Arabia settentrionale, e infine distruggendo Susa, la capitale dell’Elam che aveva sostenuto la ribellione. Perse invece il controllo ...
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Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione [...] diramazioni, alcune con tendenze estremiste, altre più moderate, costituirono anche formazioni politiche importanti (nell’Africa settentrionale nel 10° sec., nell’Arabia orientale, nell’Africa oriente), e sopravvivono nella diramazione degli ibaditi. ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. La storiografia
Abdesselam Cheddadi
La storiografia
Le circostanze che accompagnarono la nascita della storiografia musulmana ‒ che per il [...] Sidney, Pergamon, 1983.
al-Duri 1960: al-Dūrī, ῾Abd al-Azīz, Baḥṯ fī naš'at ῾ilm al-ta᾽rīḫ ῾ind al-῾Arab, Beirut, 1960.
Ettinghausen 1994: Ettinghausen, Richard - Grabar, Oleg, Art and architecture of Islam, 650-1250, New Haven, Yale University Press ...
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Uomo politico giordanico, nato nel 1910; studiò nella American University di Beirut. Dopo aver lavorato come funzionario di banca, nel 1946-47 e nel 1950-1951 fu ministro delle Finanze e dell'Economia. [...] con la Gran Bretagna, e (gennaio 1957) furono accettati gli aiuti finanziarî offerti dalla Siria, dall'Egitto e dall'Arabia Saudiana alla Giordania in compenso della sua rinuncia agli aiuti britannici. Nel marzo fu firmato l'accordo di abrogazione ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...