(arabo al-Qāhira) Città dell’Egitto (20.076.002 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del governatorato omonimo (214 km2). Sorge in una posizione favorevole, nella zona di transizione fra il [...] della fortezza romano-bizantina di Babilonia (Qaṣr ash-Shām), che costituì il primo nucleo del Cairo.
Del primitivo insediamento arabo di al-Fusṭāṭ (oggi Miṣr al-qadīma, Cairo Vecchio), vittima di ripetuti incendi, rimane la moschea di ῾Amr (642 ...
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Abu Bakr
Primo dei «califfi ben guidati» (m. Medina 634). Meccano, fra i primi convertiti all’islam, accompagnò Maometto nell’egira e ne divenne poi suocero, come padre di ‛A’isha. Eletto califfo («successore») [...] di Maometto (632), domò la rivolta dei beduini d’Arabia (ridda) e dette inizio alle grandi conquiste in Siria e Mesopotamia. ...
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GUERRA DEL GOLFO
Guido Valabrega
Alberto Mondini
Gli antecedenti più immediati della crisi che portò nel gennaio 1991 alla guerra tra la Repubblica irachena da un lato, e gli Stati Uniti e i loro alleati [...] , prolungata sulla sinistra lungo il mare per altri 100 km; una linea di circa 100 km lungo il confine tra ῾Irāq e Arabia Saudita; un grande ridotto fortificato centrale difeso dalla riserva del ii Corpo d'armata e, in appoggio, dal i Corpo d'armata ...
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al-ikhwan
(ar. «i fratelli») Militanti arabi beduini che, all’inizio del sec. 20°, si unirono ad ‛Abd al-‛Aziz Ibn Saud nella conquista del potere nella Penisola Arabica, sotto la bandiera del e riproducendo [...] le modalità del primo islamico. Dopo la fondazione dell’Arabia Saudita, nel 1926, gli al-i. animarono diverse rivolte contro i capi sauditi, prima di essere faticosamente integrati nella gerarchia sociale e politica del nuovo Stato. ...
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Sultano d'Egitto (n. nel Caucaso 1728 - m. Cairo 1773), d'origine cristiana. Condotto schiavo in Egitto, salì alle più alte cariche, e giunse a ribellarsi alla Porta, proclamandosi sovrano indipendente. [...] Nel suo breve regno (1768-73) riunì all'Egitto quasi tutta la Siria e l'intera Arabia occidentale. ...
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Espressione generica con la quale si fa riferimento alle rivoluzioni e all’ondata di proteste che hanno attraversato i regimi arabi nel corso del 2011.
TUNISIA
L’inizio della rivolta viene simbolicamente [...] gennaio e il mese di febbraio la rivolta nel mondo arabo viveva, sull’onda della spinta popolare, il suo massimo di loro venivano fermate dalla polizia. Ai confini meridionali dell’Arabia Saudita, nel sultanato dell’Oman, il movimento di protesta ...
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Di umile origine o, secondo alcuni, figlio di Antioco IV di Siria; erettosi nel 162 a. C. a pretendente al trono di Siria, riuscì a vincere Demetrio I Sotere (150) e a impadronirsi del regno. Lottò poi [...] con Demetrio II sorto a vendicare il padre e, sconfitto presso Antiochia, fuggì in Arabia dove fu ucciso (145). ...
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Vittorio Emanuele Parsi
La rivoluzione siriana scuote il Medio Oriente
Soprattutto dopo l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein, la Siria ha accentuato il suo ruolo di paese perno del Levante: il più [...] Iraq?
Guidata, come lo era l’Iraq di Saddam Hussein (1937-2006), dal partito Baath – una variante socialista del nazionalismo arabo – la Siria è oggi sotto il controllo di una élite reclutata quasi interamente fra la ridotta minoranza alawita (una ...
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Re di Giuda, terzo successore di Salomone, regnò all'incirca dal 910 all'870 a. C.; riformatore religioso e civile, combatté i culti idolatrici di Baal e di Astarte. Rafforzò l'esercito e la difesa dei [...] , sicché gli fu possibile resistere prima e poi sconfiggere "Zerah il Cuscita", forse un capo di tribù cuscite dell'Arabia. A suggello di questa vittoria, anche per impulso del profeta Azaria, A. rinnovò in una cerimonia imponente il tradizionale ...
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In arabo «re, monarca». Negli ambienti teologici e giuridici dell’islam, il titolo si applicò dapprima solo a non musulmani o a musulmani il cui governo non appariva conforme all’ideale islamico dello [...] Stato. Nel 20° sec., sotto l’influenza europea, perse le connotazioni dispregiative ed è stato utilizzato per indicare i monarchi di Ḥigiāz (1918), Iraq (1921), Egitto (1922), Arabia Saudita (1932), Giordania (1946). ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...