ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] Cerulli, Il Libro della Scala e la questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, Città del Vaticano 1949; G. Levi e metrici: si vedano: A. Schiaffini, Note sul colorito dialettale della Divina Commedia, in Studi danteschi, XIII (1928), ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] dell'isola; ad uno dei membri di questa, Simone, poeta dialettale di vaglia e vescovo di Patti, il B. fu strettamente convinse i Medici dell'opportunità di affidare al B. il testo arabo dei Conici da lui richiesto. La traduzione fu effettuata a Roma ...
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MONELLI, Paolo
Giorgio Zanetti
– Nacque il 15 luglio 1891 a Fiorano Modenese, da Ernesto e da Maria Antonini registrata all’anagrafe del Comune come «massaia possidente».
In ragione delle funzioni del [...] aneddoto tragico o grottesco all’introspezione, dal mimo dialettale alla percezione stupita e a tratti estatica dei : dalla corrispondenza di guerra (nel 1956 assistette al conflitto arabo-israeliano nel Sinai) alla polemica di costume (si segnala ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] hanno esercitato il loro influsso, dal greco bizantino e dall'arabo all'antico francese e al catalano, e soprattutto riuscì, rigore scientifico con l'utilità pratica che i comuni vocabolari dialettali hanno per una più vasta cerchia di persone. Dai ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e filologie del mondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta soluzione manzoniana del problema della lingua dopo G. I. Ascoli, in Italia dialettale, V (1929), pp. 129-71; V. Crescini, U. A. ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] filosofia dell'università di Roma, dedicandosi allo studio dell'arabo sotto la guida di C. Schiaparelli. A ventidue dei luoghi; la scoperta e lo studio di un nuovo idioma dialettale berbero localizzato intorno, a el-Fògaha; infine lo studio di molte ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...