Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina araba non è riconducibile a un unico modello ma è ricca di varianti date le [...] di acquisizioni dovute a civiltà poco note all’antichità classica, come quella persiana o indiana, e alla necessità momento di svolta per la medicina, come per tutta la scienza araba, è nel VII secolo: la città di Alessandria viene conquistata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli umanisti cercano una conciliazione, almeno teorica, tra la verità delle sacre [...] pitagorici, dalla cabala ebraica al pensiero del filosofo arabo medievale Averroè, fino ai pensatori cristiani. La sua ’operetta diventerà presto un best seller, adottato come classico nelle scuole di mezza Europa. Della sua funzione propedeutica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XII secolo, durante il regno di Ruggero I, in Sicilia vengono redatti i cosiddetti tropari siculo-normanni, [...] l’epoca di Ruggero II, con le tracce della cultura araba ancora vive. Ed è proprio l’assimilazione delle immagini al di tamburello e si direbbe che questo è l’istrumento classico per l’accompagnamento della danza.”. Ciò che colpisce maggiormente è ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] genere indipendente da modelli greco-latini, perché il mondo classico non aveva formalizzato un suo sistema di descrizione delle lombarda (Olivieri 1942). Direzione inversa, dall’italiano all’arabo, ha il glossario pubblicato da Teza 1893. Rari i ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] di lingue comparate impartito a Pisa da P. Marzolo). Il C. studiò lingue e filologie del mondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta con severa autodisciplina la grave debolezza del suo ...
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MALAGA
S. Alcolea Gil
MÁLAGA (lat. Malaca; arabo Mālaqa)
Città della Spagna meridionale, in Andalusia, posta al centro di una baia prospiciente la costa del Marocco.In origine colonia punica, a partire [...] Africa, l'Italia, la Grecia e l'Asia Minore.Dopo l'invasione araba della Spagna, con la battaglia di Guadalete (711) ῾Abd al-῾Alā (decorazione vegetale derivata da una stilizzazione dell'acanto classico) e può essere posto a confronto con quello ...
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TRIPOLI
H. Salam-Liebich
(gr. ΤϱίπολιϚ; arabo Ṭarābulus al-Shām)
Città del Libano settentrionale, il cui nome greco deriva dalle vicende della sua fondazione, avvenuta, probabilmente, nel sec. 8°-7° [...] dopo Cristo. Nel sec. 7° si oppose tenacemente alla conquista araba, che avvenne solo nel 635, dopo un lungo assedio; passata Grande moschea e la moschea al-Tawbat sono di tipo classico con corte interna e portici, le moschee al-Burṭāsiyya (sec ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se il XIII e il XIV secolo sono caratterizzati dalla nascita e dal diffondersi del [...] particolare importanza è l’apporto di Nicolò Leoniceno. Oltre a una buona conoscenza del greco e dell’arabo, Leoniceno sottopone classici, quali la Naturalis historia di Plinio il Vecchio , alla verifica dell’esperienza. Il dibattito suscitato dalle ...
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IBN JUBAYR
F. Gabrieli
Letterato e viaggiatore arabo di Spagna, nato a Valencia nel 1145, morto ad Alessandria d'Egitto nel 1217.Da Granada, ove rivestì in gioventù alcuni uffici sotto gli Almohadi, [...] biennale - un altro ancora ne seguì, su cui poco si sa - I. stese una relazione (Riḥla), divenuta un classico della letteratura araba medievale. Nel 1204 tornò ancora e rimase questa volta definitivamente in Oriente, dove morì. Non si sono conservate ...
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Filologo francese d'origine italiana (Agen 1540 - Leida 1609), figlio di Giulio Cesare. Eccelse nello studio dell'antichità per la perfetta padronanza del latino e del greco cui unì anche la conoscenza [...] dell'arabo e dell'ebraico. Dopo la notte di s. Bartolomeo, S., calvinista dal 1562, si rifugiò a Ginevra e vi ebbe una cattedra (1572-74 Heinsius, F. Dousa, U. Grozio. In qualunque testo classico egli mise mano, lasciò la sua impronta: Varrone, Festo, ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...