PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] nelle quali si è voluta riconoscere l'influenza arabo-normanna.
Né possiamo chiudere questo periodo senza rosoni e di castelli soggetti all'abbazia. Divise in scomparti di proporzioni classiche sono le porte del chiostro (1196) e dell'oratorio di S. ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] sec. 16°. Si potrebbe anche dire che il classico principio del sola Scriptura sostenuto dai primi riformatori sia Goldstein che nel 1994 aprì il fuoco contro un gruppo di arabi in preghiera nella tomba dei Patriarchi a Hebron, uccidendone ventinove. ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] interesse.
Dopo Aristotele la zoologia non ha, nell'antichità classica, alcun rappresentante degno di essere paragonato allo Stagirita, zoologiche di Aristotele si ebbe infatti prima una traduzione dall'arabo, fatta tra il 1220 e il 1250 da Michele ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] anche della scienza e della cultura rabbinica e della classica; cercò le applicazioni morali e ascetiche con S. Ambrogio che allora si confondeva facilmente con l'interprete e commentatore arabo, Averroè. Ma ebbe poi tanto credito che meritò all' ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] dalle quali è confluito alla scolastica il patrimonio di dottrine classiche e patristiche, sono notevolmente aumentate di numero e di mole la Metaphysica venius (I-IV gr.-lat.), la Metaphysica nova o arabica (I-X, 12) e l'Etica (I-III) formarono il ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] di esso. Importanti ricerche si vengono poi pubblicando in arabo, ebraico, cinese e giapponese; e nella stessa Europa a Giustiniano di A. H. M. Jones), per non parlare di classici come R. H. Tawney, Religion and the rise of capitalism, di chiara ...
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RISPARMIO ENERGETICO
Ferrante Pierantoni
Il concetto di r.e. è divenuto popolare solo in anni relativamente recenti, durante la crisi del petrolio seguita alla guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur [...] nell'efficienza energetica andrebbe a beneficio in primo luogo del fornitore e solo secondariamente, attraverso il classico sistema della competizione commerciale, del cliente.
Sostituire alle forniture di quantità di fonti finali di energia ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] fu lecito a M. Cantor l'intitolare un suo classico studio sopra i segni numerali usati dagli antichi Contributo matematico Ebrei, ai Persiani, ai popoli della Libia, e più tardi agli Arabi e ai Berberi, presso i quali tuttora si riscontra. L'uso di ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] creava un ostacolo insormontabile alla formazione di uno stato arabo-palestinese; o all'analisi documentata di massacri come quelli - questo forse con maggiori somiglianze con il negazionismo classico - è stato quello relativo all'uso estensivo del ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] Delle nuove leggi di quantità si sovrappongono a quelle del latino classico; la posizione (sillaba chiusa) impedisce sovente il cammino di un suo a (dal protogerm. ē; cfr. got. e).
Gli Arabi che entrarono in Spagna già nel sec. VIII e vi rimasero fino ...
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sciròcco (ant. o region. siròcco, scilòcco e silòcco) s. m. [prob. dall’arabo magrebino shulūq, dalla radice semitica š-l-q, in arabo classico s-l-q, «far bollire, lessare; scottare», per il tramite del genovese] (pl. -chi). – 1. Vento proveniente...
qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...