LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] alti di volta in volta poteva essere il latino, il greco, l'arabo e l'ebraico. Tra varietà alta e varietà bassa non c'era Orientale", 47, 1951, pp. 1-34; G. Vidossi, L'Italia dialettale fino a Dante, in Le Origini. Testi latini, italiani, provenzali e ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] tipi di pane che vengono da lontano. Ci sono il pane arabo, che ha una forma circolare come la piadina romagnola e viene Alcuni sostengono che il suo nome derivi dall'antica parola dialettale tedesca bizzo o pizzo, che significa "boccone, pezzo di ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] " (Puccianti).
Altri dicono si tratti di espressione in lingua araba, o in ogni caso di lingua semitica: " La porta Per un ristretto gruppo di studiosi, si tratterebbe di un'espressione dialettale (si è visto in essa anche il dialetto modenese): " ...
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LINGUE, REGNO DI GERUSALEMME
LLaura Minervini
La situazione linguistica del Regno di Gerusalemme non si può isolare da quella degli altri stati crociati, cioè, all'epoca di Federico II, il Regno di [...] caratterizzata all'interno della compagine dialettale oitanica. Tale caratterizzazione ‒ sensibile 231-301; L. Petrucci, Il volgare nei carteggi tra Pisa e i paesi arabi, in Studi offerti a Luigi Blasucci dai colleghi e dagli allievi pisani, a ...
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cariatide.
Valerio Mariani
Lucia Onder
Non risulta che le frequenti immagini umane introdotte in funzione di sostegno di architravi e capitelli nell' architettura medievale venissero dette c. come [...] Leys d'Amors, probabilmente derivato dall'arabo (vedi ARABISMI; per l'etimologia si vedano gli A. Schiaffini, Su denominazioni di provenienza francese di strumenti musicali, in " L'Italia dialettale " IV (1928) 224-230; L. Spitzer, Parole di D.: c., ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...