al-Jazeera (arabo al-Gazira)
al-Jazeera (arabo al-Ğazīra). – Emittente televisiva del Qatar, la più seguita nei paesi arabi. Il quartier generale è a Doha, dove le trasmissioni sono iniziate il primo [...] in tal modo maggiore rilievo nel panorama politico mediorientale. Al- Jazeera si è imposta come principale emittente in lingua araba in occasione dell'operazione militare statunitense Desert fox, lanciata nel 1998 contro l'Iraq di S. Hussein; ha poi ...
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Adattamento dell’arabo dialettale qṣar (arabo classico qaṣr) «castello, palazzo», che ricorre in numerosi toponimi, anche nella forma ksour (plurale arabo dialettale qṣūr, arabo classico quṣūr). ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] . In medicina l'opera sua maggiore è al-Qānūn fī -ṭibb ("Il canone di medicina"), stampato nel testo arabo per la prima volta a Roma nel 1593, ma assai studiato nel Medioevo nella versione latina di Gherardo da Cremona (sec. 12°), poi migliorata da ...
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(gr. Παλμύρα; arabo Tadmur) Oasi con centro abitato della Siria (47.041 ab. nel 2003), posta a metà strada tra il Mediterraneo e l’Eufrate. Nell’età antica fu un centro florido, grazie all’abbondanza [...] Fu parzialmente ricostruita sotto Diocleziano, e nel 528 Giustiniano ripristinò le mura della città. Nel 638, P. fu conquistata dagli Arabi; e circa un secolo dopo, nella lotta civile per il califfato, fu rasa al suolo per ordine dell’ultimo sovrano ...
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- Intellettuale e scrittore arabo (Aleppo 1849 - Cairo 1902 ). Fondò la prima rivista di orientamento riformista del mondo arabo (al-Furat, 1878) che subì la censura del governatore ottomano in Siria. [...] "), libro in cui espose le proprie tesi panarabiste, accusando l'impero ottomano di frenare lo sviluppo del mondo arabo e auspicando l'emancipazione dei popoli attraverso la diffusione del sapere. In Taba' al-Istibdad (1900, "Le caratteristiche ...
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Nome italianizzato dell'arabo Ibrāhīm ibn Ibrāhīm ibn Dāwūd Ḥāqilānī, dotto maronita (Hāqilī, Libano, 1605 - Roma 1665), prof. a Roma di arabo e siriaco. Collaborò alle parti araba e siriaca della Bibbia [...] poliglotta di G.-M. Le Jay (1628-45). È autore di una grammatica siriaca (1628) e di varî altri scritti, tra i quali anche versioni dal siriaco e dall'arabo (fra queste i cosiddetti canoni arabi del concilio di Nicea). ...
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Kerkenna (o Kerkena; arabo Qarqana, it. Cercina), Isole Gruppo di 7 isole della Tunisia (170 km2 con 15.000 ab. ca.), all’ingresso settentrionale del Golfo di Gabès. Le principali sono: Gharbi, in arabo [...] Gharbī «occidentale»; e Charqi o Chergui, in arabo Sharqī «orientale», separate dalla terraferma da un canale bassissimo. Vi si coltivano palme da datteri, cereali e frutta, ma la popolazione si dedica prevalentemente alla pesca. ...
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Poeta arabo di Spagna (m. Cordova 1160). Il suo canzoniere di poesie strofiche in arabo volgare andaluso (zagial) ha destato nella prima metà del secolo grande interesse per la lingua, la metrica e il [...] contenuto realistico e picaresco. Merito di I. Q. è stato quello di aver rinnovato ed elevato tale genere e di aver contribuito allo studio del rapporto fra mondo arabo e lirica trovadorica nel Medioevo. ...
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KUNYAH (in arabo, lett. "metafora, metonimia")
Elementi dell'onomastica araba e arabo-musulmana, consistente nel nome assunto da una persona come "padre" (in arabo Abū) di un dato figlio, di solito il [...] connessa col sentimento e i riti di pietà filiale verso i genitori defunti.
Bibl.: G. Gabrieli, Il nome proprio arabo musulmano, Roma 1915, pp. 50-85; I. Goldziher, Der Gebrauch der Kunya als Ehrenbezeichnung, in Mohammedanische Studien, I, Halle ...
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Lessicografo arabo di origine turca (sec. 10º), autore del lessico Ṣiḥāḥ al-῾arabiyya, uno dei più antichi e pregevoli dizionarî dell'arabo classico. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.