. È l'arabo qabilah ("tribù"), e designa tuttora il raggruppamento sociale fondamentale della vita beduina in Arabia e nell'Africa del Nord. V. anche arabia, specie p. 901. ...
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GIARĪR Ibn ‛Aţiyyah
Poeta arabo dell'epoca omayyade (sec. VII-VIII d. C.), famoso per le sue poesie encomiastiche, e più ancora per quelle satiriche e d'invettiva scambiate con i poeti rivali al-Akhṭal [...] e al-Farazdaq (v. arabi: Letteratura, III, p. 849). ...
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Con questo nome si indica la pianta e il suo prodotto.
La pianta della canfora è scientificamente chiamata Cinnamomum camphora Nees., Laurus camphora L. (fr. camphrier; sp. alcanfor; ted. Kampferbaum; [...] la proprietà di vincere e mascherare altri odori. La canfora era sconosciuta ai Greci e ai Romani: ne troviamo notizia in un poema arabo di Imru'al-Quais del sec. VI e in questo periodo di tempo la troviamo usata a Costantinopoli da Ezio d'Omida. Il ...
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RICAMO (dall'arabo raqm "disegno, segno"; fr. broderie; sp. bordado; ted. Stickerei; ingl. embroidery)
Elisa RICCI
Giovanni BARDELLI
Li. Mor.
È l'ornamento che l'ago opera più generalmente sul tessuto, [...] uso costante delle corti sassanide, bizantina e di ogni principe maomettano, il laboratorio di stoffe e ricami detto con parola araba ṭirāz; laboratorio che sotto i Normanni continuò a prosperare anche per l'interessamento di Ruggiero II che nel 1250 ...
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NABEUL (arabo Nābel)
Francesco Beguinot
Città della Tunisia, situata in vicinanza della spiaggia marina nella parte settentrionale del golfo Hammamet (al-Ḥammāmāt). Trae il nome dall'antica Neapolis, [...] ch'era un po' a sud-ovest, sul mare, e che fu presa da Agatocle nel 310 a. C., e dai Romani nel 148 a. C.
Bibl.: H.V. Guérin, Voyage archéologique dans la Régence de Tunis, II, Parigi 1862, p. 246 segg.; ...
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Pianta erbacea perenne della famiglia delle Solanacee, con foglie picciolate ovali intere o quasi. Le superiori portano all'ascella i piccoli fiori a corolla biancastra, il cui calice, dopo la fecondazione, si accresce e assume la forma di una vescica rossastra nascondente il frutto, che è una bacca gialla o rossa della grandezza di una ciliegia. È comune in siepi, boschi, ruderi; contiene una sostanza ...
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. Personaggio arabo, particolarmente rinomato perché tramandò un grandissimo numero di tradizioni canoniche (ḥadīth) relative alla vita e all'opera di Maometto, di cui fu compagno. Pur dopo la cernita [...] fra le tradizioni certamente spurie e quelle di maggiore autenticità a lui risalenti, il valore storico di queste ultime resta sempre assai discutibile. Morì vecchio a Medina, il 57 o 58 dell'ègira (676-678 ...
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RUBĀ‛Ī I (in arabo "quartina")
Francesco Gabrieli
Nome di una forma metrica venuta in grande uso nella poesia neopersiana. Consta di quattro versi, di cui in generale il primo, secondo e quarto rimano [...] fra loro, mentre il terzo è libeto; schema aaba. Usata già sporadicamente fino dai più antichi poeti persiani (Rūdagī), fu messa in voga dai poeti del sec. XI e del XII, specie dal mistico Abū Sa‛īd ibn ...
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WAFD
Vocabolo arabo dal significato di "ambasceria, delegazione". Con questo nome, tratto da quello della "delegazione" egiziana del 1921 a Londra, che richiese l'indipendenza del paese, fu chiamato [...] in Egitto il partito nazionalista fondato nello stesso anno da Zaghlūl Pascià, e diretto da lui sino alla morte (1927), dopo di allora da Mustafa an-Waḥḥās pascià. Il Wafd fu più volte al potere; e vi ...
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I cavassi sono le guardie indigene, o almeno orientali, al servizio delle ambasciate e dei consolati europei nei paesi d'Oriente e dell'Africa settentrionale sotto il regime delle capitolazioni e che quindi ancor oggi si trovano in Egitto, Palestina, Siria, Mesopotamia. Per le loro smaglianti uniformi sono talora chiamati anche giannizzeri dagli Europei, cosa del tutto impropria. Hanno funzioni di ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.