Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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Grammatico arabo-musulmano (n. 815 - m. 904) della scuola di Cufa. Delle sue numerose opere di carattere filologico ma soprattutto grammaticale restano il Kitāb al-Faṣīḥ ("Il libro dell'arabo classico") [...] e Qawā῾id ash-shi῾r ("Regole di poesia"). La sua Arte poetica fu edita (1893) da C. Schiaparelli ...
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Scrittore arabo musulmano (Damasco 1389 - Il Cairo 1450), autore di una storia delle conquiste di Tamerlano (῾Agiā'ib al-maqdūr fī nawā'ib Tīmūr), importante fonte storica nonostante la sua tendenziosità, [...] e di un adattamento in arabo (Fākihat al-khulafā') d'una celebre raccolta favolistica persiana (Marzbān-nāme). ...
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Fès (arabo Fās; fr. Fez o Fēs) Città (946.815 abitanti ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) del Marocco, capoluogo della provincia omonima (5400 km2), posta [...] è una fra le più attraenti del mondo islamico, è divisa in due nuclei, cinti da bastioni in terra battuta: il nucleo antico (arabo F. el-Bālī), sul fondo della vallata e sulle pendici che risalgono verso S e verso N, caratteristico per il dedalo di ...
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Poligrafo arabo musulmano (Il Cairo 1445 - ivi 1505). Tipica figura dell'epoca di decadenza della cultura arabo-islamica, ebbe un'attività letteraria e scientifica fecondissima: commenti coranici, raccolte [...] di tradizioni canoniche (ḥadīth), opere lessicografiche, storiche, antiquarie, tutti lavori di scarsa originalità, ma spesso importanti per i più antichi materiali in essi utilizzati, e talora letteralmente ...
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Geografo arabo (sec. 10º d. C.), originario di Gerusalemme (in arabo al-Bait al-Muqaddas o Bait al-Maqdis, onde il nome equivale a "gerosolimitano"). Viaggiatore e studioso, è autore di una geografia descrittiva [...] del mondo musulmano (Aḥsan at-taqāsīm fī ma῾rifat al-aqālīm "La miglior divisione nella conoscenza delle regioni"), di straordinario valore anche storico, etnografico e culturale ...
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Vocabolo arabo corrispondente a «figlio, figlio di» di uso frequente nella formazione di nomi di persona. Personaggi di rilievo nella storia degli Arabi sono conosciuti sotto un appellativo costituito [...] da ibn seguito dal nome e dagli aggettivi del padre o di un avo celebre. Nell’arabo dialettale della Spagna suonava aben, forma che ha originato i nomi Avempace, Averroè, Avicenna ecc. ...
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Califfo arabo (646-705), della dinastia degli Omayyadi. Successe al padre nel 685 sul trono di Damasco, ma dovette lottare contro l'anticaliffo ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, residente alla Mecca. Vinto e ucciso [...] questo (692), consacrò il suo lungo regno all'organizzazione amministrativa dell'Impero arabo, coadiuvato dal suo energico governatore al-Ḥaggiāǵ. Quattro suoi figli salirono sul trono dopo di lui. ...
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Letterato e filologo arabo libanese (Kafr Simà, Beirut, 1800 - Beirut 1871). Ottimo conoscitore e scrittore dell'arabo classico, contribuì, con una feconda opera di lessicografo, con scritti di imitazione [...] classica, poesie, grammatiche, ecc., alla rinascita delle lettere arabe nel sec. 19º. È considerato l'ultimo grande rappresentante del genere della maqāma. n Anche il figlio Ibrāhīm (1847-1906) e altri membri della famiglia furono letterati e poeti ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.