WĀLĪ (plur. wulāt)
Vocabolo arabo, risalente alla stessa radice del precedente ma da esso semanticamente distinto, col senso di "governatore, prefetto". Tale appare fino dal sec. I dell'ègira il nome [...] dei governatori delle provincie nello stato musulmano. Nell'impero ottomano, esso, pronunziato alla turca valì, indicava del pari il governatore delle grandi province (vilâyet) in cui si divideva lo stato; ...
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ĪFRĪT
. Vocabolo arabo, di etimo variamente interpretato, che s'incontra già nel Corano, XXVII, 39, riferito a un essere soprannaturale, wm ginn (v.), con valore, pare di aggettivo: "forte, potente".
Preso [...] come sostantivo, servì a designare nelle credenze e superstizioni musulmane un tipo di ginn, particolarmente protervo e ostile all'uomo. In' quella accezione, lo s'incontra spesso in racconti popolari, ...
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RIBÃṬ
. Vocabolo arabo dal significato originario di "luogo ove attaccare (i cavalli), stazione", passato poi a designare quei posti fortificati che sorsero sulle frontiere dello stato musulmano come [...] basi e ricoveri della guerra contro gl'infedeli. Tali ribāṭ sono testimoniati sino dalla fine del sec. I dell'ègira nel Khorāsān, in Transoxiana, in Africa, ecc. Data la concezione islamica della guerra ...
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Questo termine designava, in origine, un'asticciuola munita di traguardi, destinata a individuare la direzione della visuale. Unita abitualmente ad un arco di cerchio graduato, era girevole in un piano parallelo a quello dell'arco, avendo l'asse di rotazione passante per il centro del cerchio. Essendo munita di un indice, era possibile leggere sulla graduazione la direzione corrispondente alla visuale. ...
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Originariamente era così chiamata quella cesta che le triremi e le altre navi antiche avevano in cima all'albero, e si disse anche gabbia. Ora è una piattaforma, di forma generalmente circolare, collocata in posizione elevata sugli alberi delle navi. Serve nei bastimenti a vela, oltre che come posto di osservazione dei marinai in vedetta, a dare conveniente distacco alle sartie dell'albero di gabbia. ...
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HARPUT (antico alfabeto arabo Kharpūt: A. T., 88-89)
Ettore Rossi
Città del vilâyet di Elâziz nell'Anatolia orientale, situata su un'altura a 1237 m. s. m.
Il nome della città è di origine armena (Kharberd); [...] fu conquistata dagli Arabi nei primi secoli dell'ègira e chiamata Ḥiṣn Ziyād; nel sec. XII dipese dalla dinastia degli Orṭōqidi di Diyārbekr e poi dai Selgiuchidi e da signorie locali. I Turchi vi stabilirono il loro dominio all'inizio del sec. XVI, ...
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GERBILLO (diminutivo, dall'arabo yarbū; lat. scient. Gerbillus, Desmarest 1804; fr. e ingl. gerbille; sp. gerbillo; ted. Rennmaus)
Oscar De Beaux
Genere che ha dato il nome a una sottofamiglia di Roditori [...] (v.) topiformi (Gerbillinae Gray 1825), di statura variabile tra il ratto e il topolino, di forme ora piuttosto tozze, ora snelle, con arti posteriori più o meno specializzati per rapidi salti, piedi pentadattili, ...
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Vasta depressione della Siria, la Celesiria dei Greci, larga da 8 a 14 km. e lunga 120, interposta tra le nude pendici del Libano e dell'Antilibano. Essa deve interpretarsi come una fossa tettonica, in parte riempita da sedimentazioni più o meno grossolane, la quale è percorsa dai fiumi Oronte (verso N.) e Leonte (verso S.); lo spartiacque, quasi insensibile, si trova presso Baalbek a 1100 m. La parte ...
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LIWĀ
Ettore Rossi
. Vocabolo arabo, usato anche in turco con la pronunzia livā significa "bandieraı. Indicava circoscrizioni amministrative dell'impero ottomano, suddivisioni di più ampî territorî denominati [...] riforma del 1864, ebbe il titolo di mutaṣarrif e la circoscrizione si chiamò da allora anche mutaṣarriflik (o mutaṣarrifiyyah, all'araba). L'ordinamento del liwā' o sangiaq è scomparso nella Turchia dal 1922 con la trasformazione di tutti i livā in ...
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HŪDIDI (in arabo Banū Hūd)
Carlo Alfonso Nallino
Una delle piccole dinastie locali (mulūk at-tawā'if o re di fazioni, in spagnolo Reyes de Taifas) le quali sorsero in Spagna dopo la caduta del califfato [...] omayyade di Cordova (422 èg., 1031 d. C.). Fu stabilita a Saragozza al principio del 431 èg., settembre-ottobre 1039, da Abū Ayyūb Sulaimān ibn Muhammad ibn Hūd, che succedette alla dinastia dei Tugībidi ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.