Il càssero era sulle navi antiche la parte rialzata a poppa, e aveva il doppio scopo di facilitare il combattimento e di permettere di tenere il comando della nave da una posizione elevata. Sul càssero stava la ruota del timone. Talune navi avevano anche, eretta nel càssero di poppa, una soprastruttura pontata, chiamata casseretto, che conteneva gli alloggi del comandante e degli ufficiali. Nelle navi ...
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Kāfiri (o Nuristani) Società indo-iraniche dell’Hindū Kush, stanziate prevalentemente a O del confine afghano-pakistano: devono il loro nome (arabo kāfir «miscredente») all’avere lungamente mantenuto [...] la loro religione pagana prima di venire a forza convertiti all’islamismo alla fine del 19° secolo. I K. appartengono alla famiglia linguistica shina (himalaiana), avente posizione intermedia fra le lingue ...
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MAOMETTO V (arabo Muhammad ibn Yūsuf), sultano del Marocco
Francesco Gabrieli
Nato a Rabat nel 1909. Salì al trono nel 1927, e mostrò presto delle tendenze modernizzanti e progressiste, che conversero [...] statale moderna, nelle ulteriori rivendicazioni territoriali del Marocco (Mauritania), e nello sforzo di completare l'indipendenza araba nell'Africa del Nord, assecondando la ribellione algerina. Il 26 febbraio 1961, M. V si spense improvvisamente ...
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NUER (dinca: Nuer; arabo: Nawar; il nome che i Nuer si dànno è invece: Nāt)
Enrico Cerulli
Popolazione abitante nel Sudan Anglo-Egiziano e ai margini dell'Etiopia occidentale tra il fiume Sobat, il Nilo [...] Bianco e il Baḥr az-Zarāf. In questa vasta regione, paludosa e generalmente malsana, i Nuer vivono lungo le sponde dei grandi fiumi in villaggi di capanne della tipica forma cilindrica col tetto a cono. ...
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‛OTHMĀN (arabo ‛Uthmān)
Giorgio Levi Della Vida
Terzo califfo dell'Islām, dal 23 al 35 ègira (644-656 d. C.). Benché membro della famiglia degli Omayyadi ostile a Maometto, fu uno dei primi convertiti [...] e prese parte all'ègira; sposò due figlie del profeta. Scelto califfo dal consiglio elettivo nominato da Omar in punto di morte continuò in sostanza la politica del suo predecessore, appoggiandosi tuttavia ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di [...] Amīr al-mu'minīn (principe dei credenti), portato dal Califfo quale capo supremo dello stato musulmano. Il primo a usarlo fu il califfo ‛Omar (13-23 èg. = 634-644 d. C.) e dopo di lui tutti i califfi Omayyadi ...
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Misura di capacità per aridi, usata da tempo nei paesi di lingua spagnola. In Spagna il suo valore medio oscilla intorno a l. 55, variando in più o in meno da regione a regione. Di uso pratico più corrente è però la media fanega, il cui valore oscilla intorno a l. 27,50. Gli altri sottomultipli della fanega sono il celemin (1/12), che vale 4 cuartillos, il cuartillo (4 ochavos) e l'ochavo (4 ochavillos). ...
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È quell'operazione mediante la quale nella costruzione delle navi in legno vengono chiuse tutte le fessure che rimangono nelle commettiture fra le tavole di ponte e di bordame per non lasciare trafilare l'acqua. Riscaldata con viva fiamma la parte della nave da calafatare, s'introduce nelle fessure della stoppa incatramata per mezzo di uno scalpello a punta ottusa su cui si batte col maglio, quindi ...
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RIBECA (dall'arabo rabāb; fr. rebec; sp. rabei; ted. Rebec; ingl. rebeck)
Francesco VATIELLI
È uno degli strumentì ad arco primitivi e venne usato sin dalla fine del Medioevo. Sembra ch'essa possa identificarsi [...] con la ribeba; sennonché, mentre la ribeca ha tre corde, la ribeba ne aveva soltanto due e di essa parla appunto Girolamo da Moravia quando dice che veniva accordata per quinte. La ribeca in sostanza era ...
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Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi al Califfo di Baghdād, che concesse loro rispettivamente i titoli di ‛Imād ad-dawlah, Rukn ad-dawlah e Mu‛izz ad-dawlah (245 d. C.). Essi e i loro discendenti, ora d'accordo, ora con alterne lotte, ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.