ISMĀ‛ĪLITI (arabo Ismā‛īliyyah)
Giorgio Levi Della Vida
Nome della setta sciita estremista che considera come suo imām nascosto destinato a ritornare per condurre al trionfo la vera fede, il settimo [...] un ramo dei Batiniti (v.) che riuscì a organizzarsi politicamente e a fondare stati indipendenti in Persia, in Siria, nell'Arabia di sud-ovest, nell'Africa settentrionale, dal secolo III dell'ègira (IX d. C.) in poi (v. ‛alawiti; assassini; carmati ...
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Fondo arabo per lo sviluppo economico e sociale
Origini, sviluppo e finalità
Nel maggio 1968 il Consiglio economico e sociale della Lega Araba ha approvato l’accordo che istituisce il Fondo arabo per [...] la fattibilità di tutti i progetti proposti e di seguirne tutte le fasi di realizzazione.
Struttura istituzionale
Il Fondo arabo per lo sviluppo economico e sociale ha una struttura piramidale con a capo il Consiglio dei governatori, composto da ...
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SULTANO
Francesco Gabrieli
. Vocabolo arabo (sultān) di origine siriaca, dal prevalente significato originario di "potestà, autorità, potere sovrano". In tal senso esso compare nel Corano, nel ḥadīth [...] di re (1922), il titolo di sulṭān, oltre che nel Marocco, è portato dai capi di alcuni stati minori nella Penisola Araba, come quelli del Ḥaḍramawt e del ‛Omān, nell'Africa orientale e nell'India.
Bibl.: C. Becker, Barthold's Studien über Calif ...
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MU‛TAZILITI (in arabo al-Mu‛tazilah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci d'un indirizzo o sistema di teologia musulmana, considerato poi come eterodosso, ma dal quale ripete le sue origini il kalām [...] o dogmatica speculativa anche dei sunniti od ortodossi malgrado le differenze dottrinali su parecchi punti. In origine, sul finire del sec. I ègira e agl'inizî del II (718 d. C.), i mu‛taziliti furono ...
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MEKNÈS (arabo Miknās; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città del Marocco, una delle tre antiche capitali dell'impero sceriffiano, posta a 55 km. a ovest di Fez, in posizione ridentissima su [...] uno sperone dell'altipiano il quale si estende a nord del Medio Atlante, a 530 m. s. m. La città, sorta per opera degli Almoràvidi che vi si stabilirono fortificandovisi, passata poi sotto il dominio degli ...
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Famiglia persiana che diede ai primi califfi ‛abbāsidi una serie di uomini di stato. La tradizione li vuole discesi dal sommo sacerdote di un tempio buddhistico della Battriana; il primo di essi che rivestì [...] contribuì la fama di essere poco zelanti nella religione e di favorire i Persiani contro gli Arabi.
Numerosissimi sono, nelle letterature araba e persiana, gli aneddoti sui Barmecidi, citati a esempio della caducità della fortuna, ricordati per la ...
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Primo califfo degli Arabi, suocero di Maometto. Membro di una frazione non molto importante della tribù dei Quraish (Coreish [v.]), non apparteneva all'aristocrazia dominatrice della Mecca, ostile alla [...] . C.). In tale qualità egli, spiegando un'azione energica per mantener salda la compagine dei musulmani, combatté gagliardamente le tribù arabe scioltesi dal vincolo di fedeltà a Maometto.
La morte avvenuta poco dopo (13 ègira = 634 d. C.) gli impedì ...
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Si dà questo nome alla regione montuosa, allungata nel senso dei meridiani, che, verso il confine meridionale del Sahara, si estende al N. di Agadès, dal 17° lat. N. circa fino oltre il 20° lat. N. Amministrativamente l'Air fa parte della Colonia del Niger, la quale dipende dal governo generale dell'Africa Occidentale Francese. Il Barth vi soggiornò nel 1850 e il Foureau nel 1899; nel 1906 si è posto ...
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GAZZELLA (dall'arabo ghazal "capra selvatica"; lat. scient. Gazella Lichtenstein 1814)
Oscar De Beaux
Genere della sottofamiglia delle Antilopi (v.), di statura media o piuttosto piccola, di forme sempre [...] snelle, leggiere, ben proporzionate, con testa piccola, muso relativamente breve, occhio grande ed espressivo, collo assai lungo e sottile, arti alti e asciutti, coda corta. Le corna sono nei maschi di ...
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La moglie prediletta di Maometto, figlia di Abū Bekr (v.), andata sposa a Maometto all'età di 9 anni, pochi mesi dopo l'emigrazione di lui a Medina. Molto presto essa esercitò sul marito una grande influenza, [...] il nome di "battaglia del Cammello", dal cammello montato da ‛A'ishab, che era (con esempio non insolito nell'antichità araba, e che trova analogie presso altre popolazioni barbariche use a condurre le loro donne in guerra) collocato al centro dell ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.