Voce generica, che comprende qualsiasi sorta di danno, subito da una nave, tale da renderla o inabile o anche solo menomata nei mezzi che ha a disposizione per affrontare o continuare una navigazione: il Guglielmotti la definisce "qualunque perdita che soffre il naviglio nel mare, massime durante il viaggio e specialmente in caso di gettito". Le avarie possono prodursi sia per imperizia del comandante ...
Leggi Tutto
. Celebre trattato composto nel sec. II dell'èra volgare da Claudio Tolomeo (v.), astronomo della scuola alessandrina. Al titolo greco originale Σύνταξις μαϑηματική si sostituì già nell'antichità l'appellativo [...] Μεγάλη σύνταξις; l'aggettivo μεγάλη fu poi mutato in superlativo (μεγίστη), che fu trascritto in arabo sotto la forma al-Magisṭī, ove al- è l'articolo arabo preposto al vocabolo greco. Sotto questo titolo l'opera è stata conosciuta in Occidente, ...
Leggi Tutto
È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di armi, specialmente di artiglieria, e di attrezzi d'ogni genere per gli eserciti. Dalla stessa origine deriva evidentemente anche la voce darsena che si dà ad uno specchio d'acqua interno con una sola ...
Leggi Tutto
Il catrame è un liquido di odore particolare e di colore che varia dal bruno al nero secondo la provenienza. La sua densità è circa 1,2. Si ottiene come prodotto della distillazione del carbon fossile (prodotto secondario nella fabbricazione del gas illuminante e nella fabbricazione del coke metallurgico). Si hanno diversi catrami anche dalla distillazione delle ligniti, delle torbe, degli scisti e ...
Leggi Tutto
MIRABETTO
Emiro arabo, noto anche con il nome di Benaveth (o Ibn ῾Abbād), fu il qāḍī, in arabo 'comandante', della roccaforte di Jato (odierna S. Giuseppe Jato), una delle ultime sedi ‒ insieme ad Agrigento, [...] , non prima di aver raccomandato se stesso e i suoi figli alla clemenza del vincitore. Tuttavia, come racconta la cronaca araba Ta'rīkh al-Manṣūrī, M., entrato nella tenda imperiale e inginocchiatosi in segno di riverenza, fu colpito da Federico con ...
Leggi Tutto
kalam
kalām
Termine arabo che significa letteral. «discorso», «parola» e, da solo o nella locuz. ‛ilm al-kalām «scienza della parola» o «del discorso», indica la teologia islamica, nelle sue varie scuole [...] Islam nel sec. 8°. Il termine al-mutakallimūn (letteral. «i parlanti») indica i teologi che, sulla scia delle traduzioni arabo-latine, Tommaso d’Aquino chiamava infatti loquentes. Due sono i motivi essenziali alla speculazione del k. ai suoi inizi: l ...
Leggi Tutto
Alpetragio
Massimo Miglio
Astronomo arabo-ispano della seconda metà del sec. XII, nato a Siviglia, discepolo di Abu Bakr ibn Tufail; il nome arabo era al-Bitrūdjī Nūr al- Dīn Abū Ishak.
La sua teoria [...] astronomica implica la nozione di impetus vagamente già formulata da Simplicio, la soppressione della dottrina tolemaica di epicicli ed eccentrici e la considerazione che le sfere celesti ruotano intorno ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.