. Vocabolo arabo che significa oriundo da o nato o domiciliato ad ar-Rayy. È l'epiteto di un grandissimo numero di dotti musulmani, che scrissero quasi sempre in arabo; emergono fra essi:
1. Fakhr ad-Dīn [...] a Baghdād, ove si svolse la maggior parte della sua attività) nel 311 eg. (923-924) o nel 320 (932). Scrisse in arabo oltre 200 fra opere grandi e opuscoli, di cui la metà riguardano la medicina. L'opera maggiore è al-Ḥāwī (il libro comprensivo ...
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⟨-ʒʒ-⟩ (o Iazidi; anche Iezidi o Yezidi; arabo Yazīdī, pl. Yazīdiyyūn, nella pronuncia curda Ezidi o Izidi o Izdi; nome arabo collettivo Yazīdiyya). - Gruppo di popolazioni di stirpe e lingua curda, con [...] dello sceicco ʽAdī. I libri sacri principali sono due, il Libro Nero e il Libro della Rivelazione, in redazione araba e curda. Tutta la religione ha un carattere iniziatico e mistico, di chiara impronta gnostica; circa le origini, sembra ...
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Scrittore libanese maronita (Fureika 1876 - ivi 1940), emigrato in giovanissima età negli USA Fu tra i principali rappresentanti della letteratura araba d'emigrazione: scrisse in arabo e in inglese. Dopo [...] ", 1924), ma la sua notorietà si deve al poema in prosa ar-Rīḥāniyyāt (1922-23), genere nuovo nella letteratura araba. Giornalista, filosofo, poeta e scrittore, ar-R., grazie al suo forte sentimento di libertà, contribuì notevolmente all'evoluzione ...
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SALEP
Fabrizio CORTESI
Nome derivato dall'arabo volgare saḥleb, che a sua volta deriva dall'arabo classico [khuṣā ath-] tha‛alab "testicoli di volpe", dato alla droga costituita dai tuberi disseccati [...] di alcune Orchidee terrestri, particolarmente Orchis (O. morio, pyramidalis, globosa, militaris, maculata), Ophrys, Serapias, ecc. Però il salep indiano, che è il più pregiato, è fornito da alcune Eulophia ...
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Orientalista (Tesero 1653 - Padova 1687); studiò arabo a Roma (1680), lo insegnò poi a Padova (1682) e ne pubblicò (1687) una grammatica, Flores grammaticales, con elementi di persiano. ...
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rāgiab Settimo mese dell’anno lunare arabo-musulmano. Secondo la tradizione musulmana, nella notte dal 26 al 27 r. avvenne il miracoloso viaggio di Maometto dalla Mecca a Gerusalemme, e di qui l’ascesa [...] al cielo (mi‛rāǵ) ...
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sofì (o soffì) Alterazione occidentale dell’arabo ṣàfawī, gentilizio della dinastia musulmana sciita che regnò in Persia (➔ Ṣafavidi). In particolare, il nome s. fu applicato da viaggiatori europei ai [...] primi e maggiori Ṣafavidi ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.