KOM al-AḤMAR
Maria Casini
Nome arabo ("la montagna rossa") della località dell'Alto Egitto dov'è situato l'insediamento di Hierakonpolis, Nekhen per gli Egiziani antichi. L'occupazione del sito ha avuto [...] inizio nel Tardo Predinastico e si è protratta per tutto il Protodinastico, quando Hierakonpolis diventò la capitale dell'Alto Egitto.
La scoperta di tombe dipinte all'interno e il ritrovamento di tavolozze ...
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MOSCHEA
R. Hillenbrand
Il termine m. (arabo masjid) definisce il luogo riservato alla preghiera dei musulmani, indipendentemente dalle diverse tipologie architettoniche.La tradizione islamica ha tuttavia [...] Pakistan (per es. la m. anatolica Eşrefoğlu a Beyşehir).Tuttavia le principali tipologie locali al di fuori del mondo arabo si possono collocare in ambiti generali, quali quello persiano, quelli dell'India, della Turchia e dell'Asia sudorientale. La ...
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el Fayyum
Vasta depressione (il nome arabo deriva dal copto p-iom, «il lago»), 30 km ca. a O del Nilo. Abitato sin da epoca preistorica, in epoca dinastica ebbe grande importanza economica, essendo una [...] delle regioni più ricche dell’Egitto, e fu centro amministrativo e culturale di rilievo. La capitale, Shedit, consacrata al dio coccodrillo Sobek, sorgeva presso l’od. al Fayum. I faraoni della XII dinastia ...
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DHĪBĀN (ebr. Dībōn)
G. Garbini
Villaggio arabo palestinese situato 64 km a S di Amman, sull'area dell'antica Dībōn, capitale del regno di Moab.
Abitata fin dal III millennio a. C., la città di Dībōn [...] fu contesa, sul finire del millennio successivo, tra le diverse popolazioni semitiche che in quel periodo vennero a stabilirsi nella zona. Rimasta nelle mani dei Moabiti, fu sottomessa dal re David; quando ...
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TRIPOLI
H. Salam-Liebich
(gr. ΤϱίπολιϚ; arabo Ṭarābulus al-Shām)
Città del Libano settentrionale, il cui nome greco deriva dalle vicende della sua fondazione, avvenuta, probabilmente, nel sec. 8°-7° [...] romana, T. fu largamente danneggiata da un terremoto nel 454 dopo Cristo. Nel sec. 7° si oppose tenacemente alla conquista araba, che avvenne solo nel 635, dopo un lungo assedio; passata sotto il controllo dei Fatimidi d'Egitto, fu conquistata dai ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] Castiglia-La Mancia.Le origini di T. risalgono a un villaggio carpetano conquistato nel 192 a.C. dall'esercito romano al comando di Marco Fulvio Nobiliore (Tito Livio, XXXV, 20). Le scarse testimonianze ...
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GHIRZA
E. Vergara Caffarelli
Con questo nome arabo viene designato il più importante dei centri militari che i Romani, presumibilmente intorno alla fine del III sec. d. C., impiantarono in Tripolitania [...] - che non avrebbe potuto mancare almeno in età bizantina e dall'esistenza di numerose docunientazioni di vita per il primo periodo arabo. Né le fonti né le iscrizioni ci rivelano alcuna notizia storica su G., e siamo quindi costretti, in questo campo ...
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Vedi NISIBIS dell'anno: 1963 - 1996
NISIBIS (arabo Nasibin; greco Νίσιβις)
C. A. Pinelli
La città di N. sorgeva sul sito ora occupato dal moderno villaggio di Nusaybin, importante centro ferroviario [...] di Bisanzio. Essi si rifugiarono di nuovo a N. (457 d. C.) dove godettero della ufficiale protezione dei re sassanidi. Presa dagli Arabi nel 640 d. C., la città continuò a prosperare anche se in tono minore. Solo nel 1260 l'invasione dei Mongoli di ...
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TARRAGONA
J. Camps i Sòria
(lat. Tarraco; arabo Ṭarraqūna; Terrachona, Tarracona nei docc. medievali)
Città della Spagna, in Catalogna meridionale, capoluogo della omonima provincia, collocata lungo [...] la costa mediterranea, sul versante di una collina situata a E del fiume Francolí.Tarraco, base militare romana sviluppatasi a partire dal 218 a.C., andò trasformandosi in uno dei centri più importanti ...
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SEIA (nabateo Sh῾y῾w; ΣΕΙΑ, ΣΕΕΙΑ, arabo Sī῾)
G. Garbini
Località nabatea sui monti del Haurān, in Siria. Scoperta nel 1861 da M. de Vogüé, nei 1904 e 1909 fu parzialmente scavata da una missione archeologica [...] dell'Università di Princeton.
S. non era una città, ma soltanto un grande complesso cultuale; la sua importanza è per noi notevole non soltanto perché rappresenta il più grandioso e forse il più antico ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.