DEDAN (nelle iscrizioni ddn; ebr. Dĕdān, gr. Δαιδαν)
G. Garbini
Antica città dell'Arabia settentrionale, situata in una piccola vallata nell'oasi di el-῾Ula, 328 km a N di Medina.
Le più antiche menzioni [...] Bibl.: A. Jaussen-R. Savignac, Un sanctuaire lihyanite, in Revue Biblique, NS VI, 1909, pp. 576-587; id., Mission archéologique en Arabie, II, Parigi 1914, pp. 29-77; W. F. Albright, Dedan, in Geschichte und Altes Testament, Tubinga 1953, pp. 1-12; W ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] 10° sec. si hanno in Occidente le prime vetrate impiombate figurate. Notevole importanza ha l’apparizione, prima nel mondo arabo e di lì nell’architettura romanica, delle griglie di pietra scolpita con disegno geometrico, vegetale o zoomorfo. Nel 12 ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] occasione di contatto, pacifico o violento, con il mondo arabo per acquisire grandi quantitativi di ceramiche impiegate in parte anche manufatti ceramici si producevano per effetto della dominazione araba, o negli altri territori italiani, dove grazie ...
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FALLICA, Alfio
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Paternò (Catania) il 18 apr. 1898 da Salvatore, agricoltore, e Maria Russo. Frequentò la scuola superiore di architettura di Roma e già prima della laurea [...] architettura eclettica in cui appare evidente l'interesse del F. per il gusto déco, ma anche per la tradizione palermitana (arabo-normanna) nelle rosse cupole e per la cultura classica, nell'uso della cornucopia che di frequente appare come sigla dei ...
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BRIGNOLI, Luigi
Luciana Vaccher
Nacque a Palosco, nei dintorni di Bergamo, il 18 aprile 1881, da Eugenio e da Giuditta Pegurri, ultimo di dieci fratelli. La famiglia, di modeste condizioni economiche, [...] tre anni egli rassegnò le dimissioni. Ripartì quindi per l'Africa e fu ospite a Biskra, in Algeria, del principe arabo Bengana. Nel 1932 l'esposizione di nuovi lavori africani alla prima Mostra orientale, a Napoli, gli valse l'epiteto di "Brignoli ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] assimilati e perfettamente integrati dalle esperienze romane, emiliane e siciliane, filtrate dall'ars aedificandi gotico-francese e arabo-ispanica. L'istanza innovatrice del pensiero guariniano è dichiarata dal progetto della chiesa di S. Lorenzo, la ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] . È come se la casa fosse attraversata al centro da un asse ideale che collega il cielo con la terra. Anche la casa araba è a pianta quadrata, mentre le tende degli Indiani Pellirosse sono a forma di cono; la tenda dei Mongoli è a pianta circolare ...
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POLIORCETICA
G. Ostuni
Con il termine p. (dal gr. πολιοϱϰέω 'assediare una città') si definisce il ramo dell'arte militare che si occupa dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per la conduzione [...] quarto tipo, azionato da uomini mediante corde.Le macchine da getto sono trattate anche in una fonte araba. La produzione di testi di arte militare nel mondo arabo è attestata solo a partire dal sec. 12° e i temi trattati sono la cavalleria, il tiro ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] e colonia sotto il regno di Commodo (C.I.L., viii, 10500). Un testo (G.LL., vIli, 686), del periodo di Filippo l'Arabo, che ricorda un Septimium municipium è dei più sospetti.
I monumenti della città indicano le tappe di questa prosperità e di questa ...
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CROFF, Giuseppe
Alessandra Pino Adami
Nacque a Milano nel 1810 da Jean, economo alla Zecca locale, e da Laura Zamara. Fu allievo, all'Accademia di Brera, di P. Marchesi, il cui insegnamento determinò [...] mostra nazionale del 1861 a Firenze (dove fu premiato per una statua in marmo, Prometeo, e due in terracotta, Rebecca e l'Arabo) e alle rassegne internazionali di Oporto (1866) e di Monaco (1870). In quest'ultima esposizione, cui il C. non fece in ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.