BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] e Igea a Palermo, che segnano, specie l'ultima, un'importante svolta nelle sue esperienze: all'ispirazione ancora arabo-normanna e rinascimentale si unisce infatti una rigorosa semplificazione formale e una libertà volumetrica del tutto nuove che ...
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DINI, Giuseppe
Adriana Boidi Sassone
Figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, risulta premiato ai concorsi semestrali di scultura [...] sempre del 1853 è un Amorino dormente (Ibid., n. 135), che fu acquistato da Vittorio Emanuele II (Torino, palazzo reale). L'arabo ferito del 1855 (Catal., 1855, p. 5, n. 4) ritrae un episodio della "guerra di Damasco", definito "gruppo in plastica di ...
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FALLICA, Alfio
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Paternò (Catania) il 18 apr. 1898 da Salvatore, agricoltore, e Maria Russo. Frequentò la scuola superiore di architettura di Roma e già prima della laurea [...] architettura eclettica in cui appare evidente l'interesse del F. per il gusto déco, ma anche per la tradizione palermitana (arabo-normanna) nelle rosse cupole e per la cultura classica, nell'uso della cornucopia che di frequente appare come sigla dei ...
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BRIGNOLI, Luigi
Luciana Vaccher
Nacque a Palosco, nei dintorni di Bergamo, il 18 aprile 1881, da Eugenio e da Giuditta Pegurri, ultimo di dieci fratelli. La famiglia, di modeste condizioni economiche, [...] tre anni egli rassegnò le dimissioni. Ripartì quindi per l'Africa e fu ospite a Biskra, in Algeria, del principe arabo Bengana. Nel 1932 l'esposizione di nuovi lavori africani alla prima Mostra orientale, a Napoli, gli valse l'epiteto di "Brignoli ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] assimilati e perfettamente integrati dalle esperienze romane, emiliane e siciliane, filtrate dall'ars aedificandi gotico-francese e arabo-ispanica. L'istanza innovatrice del pensiero guariniano è dichiarata dal progetto della chiesa di S. Lorenzo, la ...
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CROFF, Giuseppe
Alessandra Pino Adami
Nacque a Milano nel 1810 da Jean, economo alla Zecca locale, e da Laura Zamara. Fu allievo, all'Accademia di Brera, di P. Marchesi, il cui insegnamento determinò [...] mostra nazionale del 1861 a Firenze (dove fu premiato per una statua in marmo, Prometeo, e due in terracotta, Rebecca e l'Arabo) e alle rassegne internazionali di Oporto (1866) e di Monaco (1870). In quest'ultima esposizione, cui il C. non fece in ...
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MALATESTA, Adeodato
Anna Chiara Fontana
Nacque a Modena il 14 maggio 1806 da Giuseppe, capitano delle guardie del duca Ercole III, e da Carlotta Montessori di Correggio. Terzo di undici figli, trascorse [...] privata (ripr. in Modelli d'arte(, p. 107, fig. I.9), nella Testa di vecchio (Modena, Museo civico), nel Ritratto di arabo con fucile e barracano (1849: Reggio Emilia, collezione privata, ripr. ibid., p. 155, fig. I.57) e nei Quattro filosofi (Modena ...
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FONTANA, Carlo
Stefania Frezzotti
Nacque a Carrara il 5 ott. 1865 da Ulderico e Marianna Sparano. Studiò presso l'Accademia di belle arti della sua città con A. Bigi e C. Nicoli; nello studio di quest'ultimo [...] uomini faranno delle loro spade zappe..., esposto nel 1897alla III Triennale di Brera (catal., p. 41); Portatore d'acqua arabo (1900, Parigi, Musée d'Orsay); Emanuele Filiberto che studia la carta d'Italia (1902, acquistato dalla regina Margherita ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] 2224) e dell'Optica di Euclide, quest'ultima unita a uno scritto di astronomia attribuito a Tolomeo e a un trattato arabo di algebra (Ibid., Urb. lat. 1329). Dallo stesso copista, Michele Foresi, fece poi scrivere un terzo codice (Urb. lat. 261) con ...
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DALLE GRECHE (Delle Greche, De le Greche), Domenico (Giovanni Domenico)
Gianvittorio Dillon
Figlio di Antonio, veneziano - come egli dichiara nell'iscrizione della xilografia con la Sommersione del [...] figg. 2-3) ha pubblicato inoltre una notevolissima Veduta del Cairo (Caiero, con titolo anche in ebraico e in arabo), composta da ventuno xilografie di formato diverso contrassegnate da lettere dell'alfabeto, stampata per la prima volta dall'editore ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.