Domenicano (Subirats, Barcellona, 1220 circa - Barcellona 1286 circa). Svolse attività missionaria a Tunisi, dove fondò (1250), con alcuni confratelli, una scuola di lingua araba; poi (1281) a Barcellona, [...] dove fu insegnante di ebraico. I suoi scritti Explanatio symboli Apostolorum, Pugio fidei e Capistrum Iudaeorum attestano la sua ispirazione missionaria, diretta alla conversione degli infedeli, e la sua larga conoscenza del mondo arabo ed ebraico. ...
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Storico del diritto (Marburg, od. Maribor, 1888 - Graz 1959), prof. di diritto romano nell'univ. di Graz (dal 1918). Gli si deve una vasta produzione scientifica nei più varî campi del diritto romano, [...] e sulle origini del processo canonico; dedicò anche larga attività ai documenti copti dell'Egitto bizantino e arabo. Opere principali: Studien zum römischen Versäumnisverfahren (1914); Studien zu den koptischen Rechtsurkunden aus Oberägypten (1920 ...
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FABRON, Luigi
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Torino il 26 sett. 1855 da Adolfo e Rosa Rosotti. Trasferitosi a Napoli giovanissimo con la famiglia, apprese dapprima il disegno dallo scultore [...] lavoro esposto nell'Istituto raffigurante un Turco coricato a grandezza naturale (Della Rocca, 1883; forse da identificare con l'Arabo dormente oggi alla Galleria dell'Accademia di Napoli); nel 1875 vinse anche il premio Fortuny a pari merito con A ...
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Faruq I
Re dell’Egitto (Il Cairo 1920-Roma 1965). Figlio di Fu’ad I, salito al trono in giovanissima età (1936), il suo prestigio fu gravemente diminuito dal conflitto fra i nazionalisti egiziani e la [...] durante la Seconda guerra mondiale, che egli non seppe mediare, e dalle conseguenze della sconfitta del 1948 nella prima guerra arabo-israeliana. Rovesciato dal colpo di Stato dei Liberi ufficiali del 1952 e costretto ad abdicare (1953) a favore del ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] lingua"), un lessico-rimario dell'ebraico e una monografia sugli hapax legomena dell'Antico Testamento. Infine, S. è autore di una traduzione in arabo della Bibbia accompagnata da un commento, che divenne testo classico per tutti gli Ebrei di lingua ...
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Imperatore romano dal 238 al 244
d. C. Nacque da una figlia di Gordiano I. Dopo la morte del nonno e dello zio, fu eletto, tredicenne appena, Cesare per volere del popolo e dell'esercito contro Pupieno [...] , rioccupata Nisibi. La capitale nemica Ctesifonte non poté essere occupata per la morte di Timesiteo a cui successe, come prefetto del pretorio, l'arabo Filippo che, desideroso di succedere a G. nella dignità imperiale, spinse i soldati a ucciderlo. ...
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Poeta persiano (n. Shirwān 1126 - m. 1199). Autore di qaside e famoso per i suoi panegirici. La sua poetica abbonda di citazioni, dall'astrologia alla tradizione islamica, e di termini tecnici cristiani [...] Iraq"), il primo nella letteratura persiana in forma di diario di viaggio, narrazione del suo pellegrinaggio attraverso l'Iraq arabo e persiano. Famosa è anche la sua Elegia agli archi di Ctesifonte, basata sulla considerazione del fatale volgere del ...
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Najib (anche Nagib, Neghib, Naguib), Muhammad
Najib
(anche Nagib, Neghib, Naguib), Muhammad Generale e politico egiziano (Khartoum 1901-Il Cairo 1984). Capo dei Liberi ufficiali e primo presidente [...] nell’esercito, N. divenne fortemente critico del re Faruq e nel 1949, dopo la sconfitta nella prima guerra arabo-israeliana, aderì all’organizzazione clandestina dei Liberi ufficiali, mirante a rovesciare la monarchia e a porre fine all’ingerenza ...
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Poeta e pensatore ebreo (n. a Toledo o a Tudela nel 1075 circa); esercitò la medicina in Spagna; ormai vecchio volle trasferirsi in Palestina, ma morì (circa 1141) durante il viaggio. Di lui si hanno circa [...] (tra le quali l'Himno a la Creación che è stato tradotto in spagnolo da Menéndez y Pelayo) e 400 profane; scrisse in arabo il trattato al-Ḥazarī di contenuto filosofico-religioso in cui, sotto la forma di dialogo fra il re dei Chazari e un saggio ...
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Orientalista (Parma 1849 - Torino 1920), prof. di persiano (dal 1885), poi (dal 1899) di filologia indo-iranica nell'univ. di Torino. Diede la versione integrale in versi dello Shāhnāme "Libro dei Re" [...] della poesia persiana, 2 voll., 1894). Si occupò anche, con facile ed elegante vena di traduttore, di sanscrito, siriaco, arabo, antico tedesco, greco. Tra le numerosissime opere, interessanti le sue Memorie d'un letterato che non fu ciarlatano (post ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.