FERRARI, Giuseppe
Maria Celeste Cola
Nacque il 21 dic. 1843 a Roma da Giuseppe e da Maddalena Micontelli. Nel 1863 si iscrisse ai corsi dell'Accademia di S. Luca, divenendo allievo del ritrattista A. [...] soggetti derivati dai suoi viaggi fu presente nelle maggiori mostre italiane e straniere: nel 1879 l'acquarello dal titolo Saluto arabo venne premiato alla Esposizione internazionale d'arte di Monaco di Baviera (dove il F. espose anche nel 1888 e nel ...
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COMBONI, Daniele
Pietro Chiocchetta
Nacque a Limone sul Garda, in provincia di Brescia, il 15 marzo 1831 da Luigi e Domenica Pace. Dopo gli studi elementari, il 20febbr. 1843 venne accolto nel collegio [...] possesso della sua missione entrando in Khartum e di qui rivolgendosi all'intera Nigrizia con la omelia in lingua araba nella domenica 11 maggio. Fu una progressiva rinascita del vicariato: 14 sett. 1873 consacrazione della missione al Sacro Cuore ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] fu pubblicata a Bologna, Niccolò de Benedictis s.d., ma poco prima del 1523.
Devono considerarsi perdute: la traduzione del romanzo arabo di Ibn Tufayl, l’Epistola di Hayy ibn Yaqzan, eseguita nel 1493, cui Pico aveva dato il titolo: Quo quisque ...
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CALLIGARIS, Luigi
Enrico De Leone
Figlio di Antonio e di Anna Macario, nacque a Barbania (Torino) "negli ultimi anni dell'impero napoleonico", come egli stesso afferma nelle sue Memorie senza precisare [...] sue dipendenze un ufficiale inglese, un ufficiale francese e tre italiani. Uno studioso musulmano collaborava per la redazione in arabo dei corsi e per la traduzione dei più importanti testi di arte militare.
Dalla scuola, frequentata da 70-80allievi ...
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GIOVANNI da Parma
Franco Bacchelli
Con questo nome si conoscono almeno quattro medici vissuti nel XIII e nel XIV secolo, le cui vicende, per l'omonimia e per la vicinanza dei luoghi in cui si trovarono [...] cui origini non si sa nulla di preciso, deve averlo precocemente indirizzato a risalire, al di là dei testi della medicina araba, fino alle fonti greche. È infatti probabile che sia proprio lui, forse ancora giovane e povero magister, che copiò e ...
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BASSACIO
Alessandro Pratesi
Monaco cassinese di origine franca, è ricordato nell'aprile 834 e nel marzo 835 in due precetti di Sicardo, principe di Benevento, in favore del monastero beneventano di [...] e, nell'852, un grosso corpo di spedizione franco, sotto il comando del re Ludovico II, si diresse contro Bari: un contingente arabo, che aveva tentato di arrestarne la marcia, fu disfatto ed il re pose l'assedio alla città.
La campagna dell'852 ...
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ANDRÉS, Giovanni
Miquel Batllori
Nacque a Planes, nell'antico regno di Valenza (oggi in provincia di Alicante, Spagna), il 15 febbr. 1740, da Miguel (di famiglia di origine aragonese stabilitasi nella [...] cattivo gusto; del Medioevo non salvava né l'arte gotica né alcun'altra sorta di cultura fuorché quel prerinascimento greco-arabo, già accennato, e tutto ciò che nelle scienze ecclesiastiche era restato ai margini della scolastic, da lui derisa come ...
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GIUSTO da Urbino (al secolo Jacopo Curtopassi o Cortopassi)
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Matraia, presso Lucca, il 30 ag. 1814 da Giuseppe e da Teresa Scolastica Guidi. Aveva appena sedici anni quando, [...] superiore al noviziato di Cingoli e suo mentore per tutta la vita. Qui si mostrò assai versato nelle lingue (francese e arabo) che studiava presso le scuole di Propaganda Fide. Rifiutatosi di partire per l'India, venne prescelto per la missione del ...
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CARRADORI, Arcangelo (Arcangelo da Pistoia)
Luigi Cajani
Per quanto riguarda la prima parte della sua vita sappiamo soltanto che nacque a Pistoia e che entrò nella provincia toscana dell'Ordine dei frati [...] . Per la preparazione dei missionari il ministro generale dell'Ordine aveva curato l'anno precedente l'erezione dello Studio della lingua araba e del collegio delle missioni di S. Pietro in Montorio a Roma, e uno studio analogo fu istituito nel 1625 ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] ai fregi, agli ornati e ai contorni, a "cartelle da racchiudervi de' numeri", a linee finali, grappe, cifre diverse, numeri arabici e musica.
La straordinaria quantità di caratteri incisi dal B. va posta in relazione con la sua concezione tipografica ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.