Scrittore libanese maronita (Fureika 1876 - ivi 1940), emigrato in giovanissima età negli USA Fu tra i principali rappresentanti della letteratura araba d'emigrazione: scrisse in arabo e in inglese. Dopo [...] ", 1924), ma la sua notorietà si deve al poema in prosa ar-Rīḥāniyyāt (1922-23), genere nuovo nella letteratura araba. Giornalista, filosofo, poeta e scrittore, ar-R., grazie al suo forte sentimento di libertà, contribuì notevolmente all'evoluzione ...
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Autore ebreo spagnolo (sec. 11º). Tradusse dall'arabo in ebraico i due libri sui versi deboli e su quelli geminati di Hayyūǵ; inoltre scrisse commenti alla Bibbia, notevoli per i tentativi di critica storica [...] che vi sono contenuti ...
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Arabista (Vilnius 1883 - Leningrado 1951), prof. di arabo nell'univ. di Leningrado. Le sue ricerche si sono indirizzate da un lato alla storia della poetica e della retorica presso gli Arabi, dall'altro [...] , che in lui ha trovato il suo primo studioso e maggiore critico europeo. Tutto lo studio scientifico della cultura araba moderna si muove nel solco tracciato dall'opera di K.; a lui si deve anche una geniale autobiografia scientifica: Nad ...
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ZUHAIR ibn Abī Sulmà
Francesco Gabrieli
Poeta arabo preislamico, del sec. VI d. C. Apparteneva alla tribù dei Muzainah, ma nacque e visse tra quella dei Ghaṭafān, e a uomini e fatti dei Ghaṭafān si [...] connettono molte fra le poesie che vanno sotto il suo nome, compresa la famosa mu‛allaqah (v. mu'allaqāt).
Questa sarebbe stata composta da Z. per celebrare la magnanimità di due capi dei Ghaṭafān, che ...
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ZAIDĀN, Giurgī (Giorgio)
Francesco Gabrieli
Poligrafo e giornalista arabo cristiano, nato a Beirut il 14 dicembre 1861, morto al Cairo il 21 agosto 1914. Visse la maggior parte della vita al Cairo, dove [...] ricordare la "Storia della civiltà musulmana" (Ta'rīkh at-tamaddun al-islāmī, voll. 5, Cairo 1902-06), la "Storia della letteratura araba" (Ta'rākh al-ādāb al'arabiyyah, voll. 4, Cairo 1911-14), una storia dell'Egitto, ecc. Tra i 22 romanzi storici ...
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Arabista spagnolo (Madrid 1905 - ivi 1995), docente di arabo all'università di Granada prima e di Madrid poi. Socio straniero dei Lincei (1958). È stato autore di numerose traduzioni e studî di grande [...] de la poesía en Sevilla (1945), Las jarchas mozárabes y los judíos de Al-Andalus (1957), Las jarchas romances de la serie árabe en su marco (1965), Todo Ben Quzmãn (1972), El mejor Ben Quzmān en cuarenta zéjeles (1981). Nel 1990 ha ricevuto il premio ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] di N. furono scritte inizialmente in inglese (così la sua biografia di Giubrān), e poi da lui stesso tradotte in arabo. Ma originalmente araba è la sua propria autobiografia (Sab‛ūn, "Settanta", 1959), una delle più pregevoli opere del genere, ove il ...
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QABBĀNĪ, Nizār
Daniela Amaldi
(App. IV, III, p. 118)
Poeta arabo. Vive a Beirut dove, dal 1967, dirige una sua casa editrice che porta il suo nome (Manšurāt Nizār Qabbānī). Nel 1969 ha sposato, in seconde [...] e giudicato indegno di scrivere poesie nazionaliste, poiché, con la sua poesia d'amore, aveva contribuito alla crisi del mondo arabo.
Bibl.: G. Canova, Nizàr Qabbani: ''La mia storia con la poesia'', in Oriente Moderno, 54 (1974), pp. 204-13; Nizar ...
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Arabista inglese (Alessandria d'Egitto 1895 - Oxford 1971): prof. di arabo alle univ. di Londra (1930) e di Oxford (1937) e alla Harvard Univ. (1955-64). Nella sua opera si combinano in raro equilibrio [...] Esemplari lavori di sintesi sono, nei due campi: The Arab conquests in central Asia (1923); Arabic literature (1926); The of Islam (1962). Di rilievo il suo contributo alla geografia araba con la traduzione annotata della relazione dei viaggi di Ibn ...
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Scrittore libanese (n. Biskintā 1889 - m. in Libano 1989) di famiglia arabo-cristiana; studiò dapprima presso scuole russe in Libano e poi in Ucraina a Poltava. Nel 1911 si trasferì negli USA e nel 1920 [...] al-giufūn ("Il mormorio delle palpebre", 1943), Book of Mirdad (1948), scritto dapprima in inglese e poi tradotto dallo stesso N. in arabo, la sua autobiografia Sab῾ūn ("Settanta", 1959-60, 3 voll.); dal 1970 al 1974 è stata pubblicata in 8 voll. la ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.