Nome italianizzato dell'arabo Ibrāhīm ibn Ibrāhīm ibn Dāwūd Ḥāqilānī, dotto maronita (Hāqilī, Libano, 1605 - Roma 1665), prof. a Roma di arabo e siriaco. Collaborò alle parti araba e siriaca della Bibbia [...] poliglotta di G.-M. Le Jay (1628-45). È autore di una grammatica siriaca (1628) e di varî altri scritti, tra i quali anche versioni dal siriaco e dall'arabo (fra queste i cosiddetti canoni arabi del concilio di Nicea). ...
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Lessicografo arabo di origine turca (sec. 10º), autore del lessico Ṣiḥāḥ al-῾arabiyya, uno dei più antichi e pregevoli dizionarî dell'arabo classico. ...
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Filologo e lessicografo arabo (m. 1791), autore del grande dizionario Tāǵ al-'arūs "Il diadema della sposa", fonte importantissima per lo studio dell'arabo classico. ...
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Filologo arabo (n. 1073 - m. Baghdād 1144), professore nell'università Niẓāmiyya di Baghdād. Tra le sue opere è importante una raccolta delle parole straniere, soprattutto iraniche, passate in arabo (Kitāb [...] al-mu'arrab) ...
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´m Grammatico arabo musulmano del Marocco (n. 1273 - m. Fez 1323), noto soprattutto per un compendio di grammatica araba (Agiurrumiyya), assai diffuso per i suoi pregi di brevità e chiarezza nell'insegnamento [...] elementare della lingua nel mondo arabo. ...
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´lik Grammatico arabo di Spagna (Jaén 1203 - Damasco 1274), vissuto in Oriente. La più famosa delle sue opere è la Alfiyya, poemetto didattico di 1000 versi che espone la teoria grammaticale araba, e gode [...] tuttora di gran diffusione nel mondo arabo musulmano. ...
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Filologo arabo siciliano (n. 1041 - m. Il Cairo 1121), autore di una storia della Sicilia e di una importante antologia di poeti arabo-siculi (ad-Durra al-Khaṭīra "La perla preziosa"), a noi nota solo [...] per qualche estratto più tardo ...
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Grammatico arabo-musulmano (n. 815 - m. 904) della scuola di Cufa. Delle sue numerose opere di carattere filologico ma soprattutto grammaticale restano il Kitāb al-Faṣīḥ ("Il libro dell'arabo classico") [...] e Qawā῾id ash-shi῾r ("Regole di poesia"). La sua Arte poetica fu edita (1893) da C. Schiaparelli ...
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Vocabolo arabo corrispondente a «figlio, figlio di» di uso frequente nella formazione di nomi di persona. Personaggi di rilievo nella storia degli Arabi sono conosciuti sotto un appellativo costituito [...] da ibn seguito dal nome e dagli aggettivi del padre o di un avo celebre. Nell’arabo dialettale della Spagna suonava aben, forma che ha originato i nomi Avempace, Averroè, Avicenna ecc. ...
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Letterato e filologo arabo libanese (Kafr Simà, Beirut, 1800 - Beirut 1871). Ottimo conoscitore e scrittore dell'arabo classico, contribuì, con una feconda opera di lessicografo, con scritti di imitazione [...] classica, poesie, grammatiche, ecc., alla rinascita delle lettere arabe nel sec. 19º. È considerato l'ultimo grande rappresentante del genere della maqāma. n Anche il figlio Ibrāhīm (1847-1906) e altri membri della famiglia furono letterati e poeti ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.