Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] , ma delle sue opere si ebbero presto traduzioni in greco, in armeno, in latino, e di alcune anche in arabo, copto etiopico e slavo. Gli scritti in prosa sono per lo più commenti scritturali (particolarmente importante quello al Diatessaron). La ...
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ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] far dimenticare il merito che gli compete per aver compiuto attente ricerche in un campo fino allora molto scarsamente coltivato dagli arabisti. L'A. morì a Padova il 7 apr. 1821.
Oltre ad articoli sparsi mi periodici (nei quali anche tradusse o ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] Al 16° o 17° sec. (la tradizione etiopica parla dell’epoca del re Zar’à Yā‛qòb) risale la versione dall’arabo di una raccolta di diritto canonico e civile, detta in etiopico Fetḥa Nagast («Diritto dei re»); agli stessi secoli appartengono anche altre ...
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Islamista francese (Nogent-sur-Marne 1883 - Parigi 1962), prof. al Collège de France; socio straniero dei Lincei (1962). Dopo studî archeologici iniziali, si dedicò alla sociologia e alla mistica musulmana, [...] , nel definire la sua spiritualità, la corrispondenza con Ch. de Foucauld e l'iniziativa della "Badaliya", termine arabo indicante la sostituzione, cioè il "farsi carico" di altri, nella catena solidale della charitas. Testimonianza viva rimane ...
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CANINI, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque ad Anghiari, nel 1551circa, dal nobile Gualtieri fratello dell'orientalista Angelo. Ebbe almeno due sorelle; una, Orsina, si sposò con Nicola Carrocci, l'altra, [...] fatto molti viaggi. "Connaît - aggiungeva - toutes les langues": francese, spagnolo, tedesco, ceco, ungherese, greco, latino, ebraico, siriaco ed arabo. E gli faceva credito d'aver steso un gran numero di scritti, rimasti inediti, sui più svariati ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] , ed. E. Gismondi, Mari ibn Sulayman, Saliba ibn Yuhanna et al., Roma 1896-1899, p. 4 (traduzione latina), p. 5 (testo arabo).
12 Su questa ricostruzione e sulle fonti connesse rimando alla lettura di J.M. Fiey, Topographie chrétienne de Mahoze, in L ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] ca.). Una risonanza notevole ebbero, soprattutto in età gotica, i miracoli attribuiti al Bambino durante la fuga in Egitto dal Vangelo arabo dell'infanzia (23; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 106-109) e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo (18-24; ivi, pp ...
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Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] dell'onnipotenza di Dio e della sua libertà d'azione) e della causa naturale. Al-Gh. fu un attento studioso del neoplatonismo arabo; al riguardo scrisse i Maqāṣid al-falāsifa ("Le intenzioni dei filosofi"), in cui espose le teorie di al-Farābī e di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] Penisola Iberica e il Sud dell'Italia. Michele Scoto (1175 ca.-1236) ebbe un ruolo centrale in questo processo, traducendo dall'arabo tra il 1220 e il 1235 i più importanti commenti su Metafisica, Fisica, De anima, De generatione et corruptione, De ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] editti di persecuzione non furono più applicati, il periodo del pontificato di F., sotto Gordiano III (238-244) e Filippo l’Arabo (244-249), fu per la Chiesa relativamente pacifico. Da una lettera di Cipriano di Cartagine (Epistularium 59, 10, 1) si ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.