SIRĀJ-ud-DAULA (trascrizione inglese del laqab o titolo onorifico arabo Sirāǵ ad-dawlah "lampada della dinastia")
Francesco Gabrieli
Nome con cui è noto il nawwāb o principe indigeno del Bengala, succeduto [...] nel 1756 al nonno ‛Alī Vardī Khān sul trono di Murshidābād. Lo stesso anno egli venne alle prese con gl'Inglesi, la cui penetrazione, sotto la guida prudente e ardita di R. Clive, si andava estendendo ...
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Kairouan
Città della Tunisia. Fondata nel 670 ca. dal generale arabo ‛Uqba Ibn Nafi‛ nel corso della conquista del Nord Africa per essere accampamento delle truppe e contesa, durante il sec. 8°, fra [...] arabi e berberi, divenne nel sec. 9° centro del potere della dinastia aghlabide, formalmente soggetta agli Abbasidi. Sotto i Fatimidi, subentrati ca. un secolo dopo, K. perse il suo primato a favore della nuova città di Mansuriyya, recuperandolo ...
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'Abd al-Malik ibn Marwan
Abd al-Malik ibn Marwan
Califfo arabo omayyade (n. 646-m. 705). Succeduto al padre Marwan I nel 685, ebbe ragione di una situazione di generale anarchia territoriale con l’aiuto [...] la rinnovata minaccia bizantina in Anatolia, Armenia e Nordafrica. Durante il suo lungo regno, riformò l’amministrazione dell’impero arabo, affrancandola dal modello bizantino e consolidando la centralità della religione islamica e della lingua ...
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Nel Medioevo, presso i cronisti italiani, titolo (adattamento di un termine arabo che significa «capo dei credenti») di califfi e sultani turchi. ...
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa nord-orientale. Secondo una stima del 2005 la popolazione dell'E. ammontava a 77.505.000 abitanti, quasi il doppio rispetto al 1970. [...] medio-orientale, soprattutto per quanto concerne il conflitto arabo-israeliano. Se ancora nel 1999 l'E. si guida che aveva a lungo svolto all'interno della Lega araba a vantaggio dell'Arabia Saudita, che si fece promotrice di un'iniziativa di pace ...
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Principe arabo saudiano, figlio secondogenito del re Ibn Sa‛ūd. Nato nel 1906 a er-Riyād, nel 1930 fu nominato viceré del Ḥigiāz e ministro degli Esteri; risiede alla Mecca o a Gedda. Nel 1939 rappresentò [...] il governo saudiano alle conferenze di Londra e del Cairo per la Palestina e nel 1945 alla conferenza di S. Francisco. È fratello del principe Sa‛ūd, erede del trono saudiano ...
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Usurpatore (248) del titolo imperiale, ribellatosi forse in Siria a Filippo l'Arabo e ucciso nel 249. Nelle monete il nome è: M. F. Ru. Iotapianus. ...
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Uomo politico e militare (Kirkūk 1888 - Baghdād 1958). Esponente del movimento nazionale arabo contro la Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale, nel 1921 divenne capo di S. M. dell'esercito [...] . Primo ministro, in varie riprese, dal dicembre 1938 al luglio 1958, perseguì una politica filo-occidentale. Inviso ai nazionalisti arabi e impopolare per la durezza del suo governo, il 14 luglio 1958 cadde vittima del colpo di stato militare che ...
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'Abd Allah ibn al-Zubayr
‛Abd Allah ibn al-Zubayr
Capo politico arabo (Medina 622 ca.-la Mecca 692). Ribellatosi al califfo omayyade Yazid I (680), s’impadronì della Mecca e di altri territori, proclamandosene [...] califfo. Fu combattuto dall’omayyade Marwan I, che ne ridusse il potere al solo Hijaz. Morì durante l’assedio della Mecca condotto da al-Hajjaj, sotto il califfato di ‛Abd al-Malik ibn Marwan ...
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Ifriqiya
La parte orientale del Maghreb, di popolamento berbero, il cui nome arabo deriva dal latino Africa e che comprendeva un territorio sovrapponibile in gran parte alla Numidia romana, ossia all’od. [...] Tunisia tranne le regioni meridionali desertiche, all’Algeria nordoccidentale e alla Tripolitania. L’estensione dell’I. storica variò tuttavia sensibilmente con le diverse dominazioni che vi si susseguirono ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.