Islamista (Vienna 1909 - Los Angeles 1972), prof. all'univ. di Chicago (dal 1943), poi all'univ. di California (dal 1957). Seguace di I. Goldzher nello studio della civiltà arabo-islamica, ha cercato di [...] illuminarne i reciproci influssi con le culture cristiana, ebraica, greca, bizantina, iranica e indiana. Tra le opere: Die Wirklichkeitweite der früh arabischen Dichtung (1937), Medieval Islam. A study ...
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scifati Denominazione delle monete bizantine d’oro (bisanti) e d’argento di forma concava-convessa e delle loro imitazioni coniate nelle zecche di Cipro, della Sicilia sotto il dominio arabo, dell’Italia [...] meridionale sotto i Normanni ...
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Alcalá de Guadaira Città della Spagna (prov. di Siviglia). Fiorente in epoca romana ( Heinipa), trasformata dagli Arabi in città-fortezza, passò nel 1244 a Ferdinando III di Castiglia con la mediazione [...] del re arabo di Granada. La fortezza, esempio dell’architettura militare arabo-spagnola, fu contesa nelle guerre civili del sec. 15° tra Castigliani e Aragonesi. ...
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(gr. ῎Εμεσ[σ]α) Antica città della Siria Apamene (odierna Ḥimṣ). Sorta nei pressi della città hittita di Qadesh, fu sede, al tempo di Pompeo, di un principato arabo vassallo di Roma; uno dei suoi re [...] fu alleato dei Romani nella guerra giudaica.
La storia della città, che già con Domiziano fu compresa nella provincia romana, entrò con il 3° sec. nella sua fase più splendida, in quanto patria di Giulia ...
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Husni al-Za'im
Husni al-Za’im
Militare e politico siriano (n. 1897-m. 1949). Di etnia curda, ufficiale ottomano, diresse l’esercito siriano nella prima guerra arabo-israeliana (1948). Dopo la sconfitta, [...] nel 1949, realizzò un colpo di Stato, forse con il sostegno occidentale, dopo il quale cercò d’imporre riforme laiche alla Siria e di giungere a un accordo con Israele. Il dissenso creato dalle sue politiche ...
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Asia sud-occidentale, interamente compreso nella penisola arabica. Il tasso di natalità si mantiene elevato, anche se in leggera diminuzione (dal [...] clan che includeva anche il ministro Nā̓if venne nominato erede al trono.
bibliografia
M. al-Rasheed, A history of Saudi Arabia, Cambridge 2002 (trad. it. Milano 2004); P. Ménoret, L'énigme saoudienne. Les Saoudiens et le monde, 1744-2003, Paris 2003 ...
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tarì Moneta aurea di origine araba. Intorno al Mille i califfi fatimiti di Sicilia emisero una gran quantità di t., ognuno corrispondente a un quarto del dīnār d’oro arabo e perciò detto quartiglio. Furono [...] poi coniati dai principi normanni di Amalfi e di Salerno. Con i re aragonesi apparve in Sicilia il t. d’argento del valore di 2 carlini; in seguito anche il doppio carlino del Regno di Napoli prese il ...
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rivolta araba del 1916
Si indica così la guerra combattuta dall’emiro della Mecca Husain ibn ‛Ali al-Hashimi per sottrarre la Penisola Arabica al dominio ottomano e creare uno Stato arabo hashemita, [...] consentì poi, con l’Accordo Sykes-Picot, quindi con la Conferenza di Sèvres (1920) di cedere alla Francia la Siria, promessa al regno arabo, mentre, nella Penisola Arabica, volgeva le spalle a Husain, sostenendo contro di lui ‛Abd al-‛Aziz Ibn Sa‛ud. ...
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mujahidin (propr. in ar. al-mujahidun)
mujahidin
(propr. in ar. al-mujahidun) Combattenti del nel senso di guerra contro i nemici di Dio, ma anche semplicemente, nel mondo arabo, combattenti per la [...] noto nel corso della , durante la quale (1979-89) i m., sostenuti in vari modi da Stati Uniti, Pakistan e Arabia Saudita, contrastarono l’intervento militare sovietico a sostegno del governo progressista afghano. Tra i vari gruppi di m., che giunsero ...
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Uomo politico egiziano (Gharbiyya 1860 - Masgid Wasīf, Gharbiyya, 1927). Avvocato, ministro dell'Educazione (1906-10) e della Giustizia (1910-12), assunse posizioni antibritanniche, e costituì presiedendola [...] una delegazione (in arabo Wafd, da cui derivò il nome del partito da lui fondato nel 1921 e diretto fino alla morte) che nel 1918 richiese l'abolizione del protettorato inglese. Arrestato dalle autorità britanniche e poi liberato con lo scopo di ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.