ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] propaganda politica, è stata infatti ed è condotta dagli stati arabi in nome del principio di nazionalità, anziché di religione, all partiti socialisti in terra d'Islàm (come il Ba‛th arabo in 'Irāq e Siria) non hanno seguito l'esempio sovietico ...
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(o Tombouctou) Città dell’od. Mali. Situata a N dell’ansa del Niger, T., esistente già verso il 12° sec. come campo periodico dei nomadi tuareg, si sviluppò come città carovaniera. Agli inizi del Trecento [...] fu incorporata nell’impero del Mali. Nello stesso secolo il viaggiatore arabo Ibn Battuta la menziona come grande centro islamico e maggiore mercato alle porte del Sahara occidentale. Conquistata nel 15° sec. dal Songhai (➔ Sonni Ali), raggiunse il ...
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Uomo politico siriano (Ḥimṣ 1875 - ivi 1960). Nazionalista, nel 1920 fu eletto primo ministro. Ebbe poi a lungo una parte importante nei difficili rapporti tra i nazionalisti e i Francesi; nel 1928 fu [...] presidente della Costituente. Presidente della Repubblica dal 1936 al 1939, nel 1947 divenne presidente del Partito nazionale arabo; nel 1949 fu primo ministro, poi presidente della Repubblica, ma si dimise (1951) per contrasti con ash-Shīshaklī. ...
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Capitano musulmano (sec. 8º d. C.) di origine berbera; per ordine di Mūsā ibn Nuṣair, passò (711) con un piccolo esercito di 7000 uomini dall'Africa nella Spagna visigotica, di cui iniziò la conquista [...] all'Islam. Concentrate le sue truppe presso il promontorio che da lui doveva prendere il nome arabo di Gebel Ṭāriq ("monte di Ṭāriq", Gibilterra), vinse a Wādī Bakkā' il re Rodrigo: avanzò poi per Écija e Toledo, e ivi si congiunse con Mūsā. Venuto ...
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Sudan, Repubblica del
Stato dell’Africa nordorientale. Regione di espansione degli antichi faraoni (➔ Nubia; Kush), il cristianesimo vi si radicò profondamente nel sec. 6° grazie alla predicazione di [...] diversa: il Nord, saldamente in mano a un’oligarchia arabo-islamica e orientato verso l’Egitto, progredì maggiormente sul aveva portato a ripetuti scontri tra milizie filogovernative arabe e popolazione musulmana non arabizzata. La conflittualità ...
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Cisgiordania
Nome della regione delimitata dalla riva occidentale (West Bank) del fiume Giordano e dalla Giordania a E, da Israele a O, lungo la linea di demarcazione stabilita dall’armistizio del 1949 [...] (la Green line) che l’assegnava alla Giordania. Occupata militarmente da Israele dopo la terza guerra arabo-israeliana (1967), la C. è stata suddivisa, dagli accordi di Oslo del 1993, in tre zone, delle quali la maggiore (zona A) costituisce il ...
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'Abdallah I
‛Abdallah I
Emiro, poi re di Giordania (la Mecca 1883-‛Amman 1951). Secondogenito di Husain, re dello Hijaz prima della conquista saudita, divenne per volontà britannica emiro di Transgiordania [...] da questa riconosciuta l’indipendenza del suo regno (1946), rinominato Giordania. Nel 1949, al termine della Prima guerra arabo-israeliana, si annesse la Cisgiordania, poi persa nella guerra dei Sei giorni (1967). Politico cauto e abile, conservò ...
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Dinastia musulmana di califfi (750-1258), la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad fu conquistata [...] dai Mongoli. I cinque secoli della dinastia abbaside nell'Iraq coincidono con la maggior fioritura della civiltà arabo-musulmana.
Discendenti da al-῾Abbās zio di Maometto, aspirarono al califfato insieme ai loro cugini Alidi sotto il dominio dei ...
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Città capitale dell’Azerbaigian (2.285.729 ab. nel 2017). Sorge sulla sponda occidentale del Mar Caspio, in una baia della penisola di Apšeron. Accanto alla città nuova, espansa con quartieri periferici [...] Bākuh, Bākūh o Bākūyā) è fatto derivare dal persiano bād Kūbac «colpo di vento». Dal 7° sec. fu in mano agli Arabi e dal 1583 al 1606 ai Turchi, dai quali la ebbero i Persiani, che per tutto il sec. 18° dovettero difenderla dagli attacchi degli zar ...
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Antica popolazione dell’Arabia meridionale, con centro a Ma‛īn nello Yemen. Sviluppò un proprio regno contemporaneo a quello dei Sabei (tra il 400 e il 50 a.C. ca.), dominando per alcuni secoli il commercio [...] delle spezie tra l’Arabia meridionale e il Mediterraneo.
Il mineo appartiene, insieme al sabeo, al gruppo arabo settentrionale della famiglia linguistica semitica. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.