BISEO, Cesare
Margherita Abbruzzese
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Roma il 18 maggio 1843. Indirizzato dal padre verso una pittura di gusto classicheggiante, si rivelò presto abile decoratore, [...] decorato il palazzo e altri edifici pubblici e avrebbe inoltre dipinto al Cairo per il Teatro dell'Opera. Affascinato dal mondo arabo, nel 1875 accompagnò, con S. Ussi, l'amico E. De Amicis nella prima missione italiana nel Marocco, spintasi sotto la ...
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AMIDA
Città dell'Armenia presso il Tigri, non lontana da Edessa, chiamata attualmente in turco Diyarbekir.
Colonia romana nel 230 d. C., A., da identificare probabilmente con la Ammaia ricordata da Tolomeo [...] ; rimasta ai Bizantini, A. fu restaurata da Anastasio e fortificata di nuovo da Giustiniano; nel 638 passò sotto il dominio arabo.
L'importanza archeologica di A. risiede nella sua cinta di mura, risalenti in gran parte al periodo romano-bizantino e ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] ca.). Una risonanza notevole ebbero, soprattutto in età gotica, i miracoli attribuiti al Bambino durante la fuga in Egitto dal Vangelo arabo dell'infanzia (23; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 106-109) e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo (18-24; ivi, pp ...
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GERUSALEMME
Red.
Museo di Israele. - Il Museo di Israele è una confederazione di musei, radunati in una serie di edifici intercomunicanti, appositamente costruiti. Iniziato nel 1961 fu inaugurato nel [...] i periodi cananita, israelita, persiano, ellenistico, romano e bizantino (v. palestina, vol. v, p. 874) fino al periodo arabo e mamelucco. Notevolissimi sono i materiali ceramici e bronzei che identificano i varî periodi; i trovamenti di Masada (v ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] sul quale sono incisi, a rovescio, un motto o un simbolo. Sul muhr possono essere intagliati un nome, una sentenza in arabo o in persiano, un'invocazione religiosa, un breve poemetto o un enigma. Le scritte sono talvolta accompagnate da una data ...
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Albarello
U. Scerrato
(o alberello)
Recipiente per lo più in terracotta invetriata o smaltata a parete cilindrica il cui profilo è sovente concavo per favorirne la presa, con piede ad anello con raccordo [...] nel secolo scorso in Sicilia, per cui nella prima letteratura antiquaria sull'argomento questi vasi furono classificati come siculo-arabi; un bell'esemplare, sembra recuperato in Sicilia, è quello del Mus. e Gall. Naz. di Capodimonte a Napoli, datato ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] An Early al-Ṣūfī Manuscript in the Bodleian Library in Oxford, Ars orientalis 3, 1959, pp. 1-26; R. Ettinghausen, Arab Painting (Treasures of Asia, 4), Genève 1962; F. Sezgin, Geschichte des arabischen Schrifttums, 9 voll., Leiden 1967-1984; J. Rypka ...
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MOPSUHESTIA
L. Guerrini
C. Bertelli
Città della Cilicia, non lontana da Tarso, che sorgeva al punto in cui il Pyramos (Ceyhan), scavatasi la strada con una stretta gola fra le montagne, usciva in pianura. [...] Μοψεᾶται (monete del II sec. a. C.). Strabone (xiv, 676) riporta Μόψου ἑστία, nome che via via si corrompe sino all'arabo al-Massisa e al turco Missis o Misis, che è il nome ufficiale attuale (per le deformazioni del nome originario della città si ...
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FERRARI, Giuseppe
Maria Celeste Cola
Nacque il 21 dic. 1843 a Roma da Giuseppe e da Maddalena Micontelli. Nel 1863 si iscrisse ai corsi dell'Accademia di S. Luca, divenendo allievo del ritrattista A. [...] soggetti derivati dai suoi viaggi fu presente nelle maggiori mostre italiane e straniere: nel 1879 l'acquarello dal titolo Saluto arabo venne premiato alla Esposizione internazionale d'arte di Monaco di Baviera (dove il F. espose anche nel 1888 e nel ...
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(port. Lisboa) Città capitale del Portogallo (2.927.316 ab. nel 2018) e capoluogo dell’omonimo distretto (2801 km2 con 2.819.433 ab. nel 2008), in Estremadura. È la capitale più occidentale dell’Europa [...] L. (che già nel 357 era sede episcopale) fu conquistata dagli Svevi, poco dopo dai Visigoti, e nel 711 dagli Arabi. Di questi rimase possesso, salvo brevi interruzioni, fino a che Alfonso Henriques, primo re di Portogallo, nel 1147 riuscì a occuparla ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.