MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] di arte tessile e del ricamo. Le spoglie di s. Ciriaco erano avvolte in un drappo di lino e seta di manifattura arabo-sicula, adorno di motivi geometrici e floreali entro medaglioni (Ancona, Mus. Diocesano d'Arte Sacra), datato alla fine del sec. 10 ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] una alacena en el Museo de la Alhambra de Granada, Al-Andalus 3, 1935, pp. 438-442; M. Gómez-Moreno, El arte árabe español hasta los Almohades. Arte Mozárabe (Ars Hispaniae, 3), Madrid 1951, pp. 69-83; L.A. Mayer, Islamic Woodcarvers and their Works ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] il futuro papa Silvestro II (999-1003), si verificò una rivoluzione nel modo di calcolare. Avendo conosciuto alcuni matematici arabi nel corso di un lungo soggiorno in Catalogna, Gerberto fece costruire un abaco che presentava non meno di ventisette ...
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RAVELLO e SCALA
F. Aceto
Centri della Campania (prov. Salerno), situati a ridosso di Amalfi, sulle ultime propaggini dei monti Lattari.Le origini di R. e di Scala, al pari di quelle delle altre località [...] , per consuetudini di vita, alle raffinatezze del mondo arabo e bizantino. Quel che sopravvive, tra distruzioni e innalzata tra il 1270 e il 1280 e concepita, alla maniera araba, come un complesso di varie unità raccordate da un giardino di delizie ...
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GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] una prima volta nel sec. 13°, quando furono impostati al di sopra delle colonne archi acuti di stile arabo. La cattedrale si presenta attualmente nella veste settecentesca, che purtroppo non consente di rintracciare con precisione la disposizione ...
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VENATIO
T. Dohrn
Diversamente da caccia (vol. ii, p. 241 ss.) sotto la definizione di v. i Romani comprendevano spettacoli nei quali si svolgevano cacce di selvaggina con i cani, lotte contro animali, [...] diede all'arena la forma di una nave da cui balzarono fuori per essere uccise 700 belve. Nel 248 d. C. Filippo l'Arabo aprì i giochi secolari, che celebravano il millesimo anno della fondazione di Roma, con una v. di un numero mai visto di fiere ...
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TITO LIVIO
L. Speciale
Scrittore latino, attivo tra il 59 a.C. e il 17 d.C., autore della principale sintesi storica sulle vicende di Roma antica dalle origini all'età di Augusto.Diversamente da quanto [...] Bologna (1974) ha giustamente accostato alla scena analoga dell'enciclopedia medica al-Hawi (Parigi, BN, lat. 6912), tradotta dall'arabo da Faraj Moyse e miniata per Carlo d'Angiò da Giovanni da Montecassino poco dopo il 1280.Caratteri illustrativi ...
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ISSEL, Alberto
Patrizia Peron
Nacque a Genova da Raffaele e da Elisa Sonsino il 3 giugno 1848. Favorito nelle sue inclinazioni artistiche dal padre, fu avviato allo studio del disegno dal maestro D.P. [...] , all'Esposizione Colombiana di Genova, vennero presentati gli arredi di una camera da letto di gusto barocchetto e quelli di un padiglione arabo, che gli valsero la medaglia d'oro.
A fine secolo la ditta Issel contava 70 operai. A partire dagli anni ...
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ARABESCO
O. Grabar
Il termine compare per la prima volta come sostantivo, con un significato che prelude a quello moderno di 'decorazione a motivi stilizzati a intreccio', negli scritti di autori del [...] uno sviluppo della decorazione lineare proprio e caratteristico del mondo musulmano ed è possibile che il termine arabo tawrīq ('elaborazione nella rappresentazione di foglie') fosse il termine tecnico usato dagli artigiani medievali per definire ...
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Vedi CTESIFONTE dell'anno: 1959 - 1973
CTESIFONTE (v. vol. ii, p. 964)
G. Gullini
L'identificazione di C. è in stretta relazione con quella di Seleucia sul Tigri. Infatti il riconoscimento dell'antica [...] colonnato è sostituito da una serie di botteghe aperte sulla strada che già sembra indicare il tipico schema del mercato (suq) arabo.
La fine della vita della città con l'inondazione della seconda metà del V sec. non ha rappresentato la fine completa ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.