Transgiordania Emirato formatosi nel 1921 nei territori a E del Giordano affidati in mandato alla Gran Bretagna; dopo la guerra arabo-israeliana del 1948-49 prese il nome di Giordania (➔). ...
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ī Scienziato persiano (Khuwārizm 973 - Ghazna 1048), il più grande del Medioevo musulmano. Scrisse tutte le maggiori sue opere in arabo e coltivò la matematica, l'astronomia teorica e pratica, la fisica, [...] la geografia e la medicina, in tutte mostrando originalità di metodo e di ricerche. Le maggiori sue opere edite sono un trattato di cronologia dei popoli antichi (al-Āthār al-bāqiya), ricco di preziose ...
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Kāfiri (o Nuristani) Società indo-iraniche dell’Hindū Kush, stanziate prevalentemente a O del confine afghano-pakistano: devono il loro nome (arabo kāfir «miscredente») all’avere lungamente mantenuto [...] la loro religione pagana prima di venire a forza convertiti all’islamismo alla fine del 19° secolo. I K. appartengono alla famiglia linguistica shina (himalaiana), avente posizione intermedia fra le lingue ...
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Augusto Valeriani
Il lancio di Al Jazeera nel 1996 rappresenta un punto di svolta nella relazione tra mass media e equilibri geopolitici nel mondo arabo. Per comprendere la portata di questo evento bisogna [...] proprio ora che, con il ridimensionarsi delle aspettative nei confronti dell’Europa, le relazioni diplomatiche tra Ankara e il mondo arabo si sono fatte più strette.
Il modello Al Jazeera dunque ha visto un piccolo e ricchissimo paese creare uno dei ...
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(gr. ῎Εμεσ[σ]α) Antica città della Siria Apamene (odierna Ḥimṣ). Sorta nei pressi della città hittita di Qadesh, fu sede, al tempo di Pompeo, di un principato arabo vassallo di Roma; uno dei suoi re [...] fu alleato dei Romani nella guerra giudaica.
La storia della città, che già con Domiziano fu compresa nella provincia romana, entrò con il 3° sec. nella sua fase più splendida, in quanto patria di Giulia ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] anno di pubblicazione del romanzo Riḥ al-ǧanūb («Vento del sud») di ‛A. al-Ḥ. Ibn Haddūqa. Tra gli autori algerini di lingua araba, il poeta M. al-‛Id, gli scrittori Ṭ. Waṭṭār (Dukhkhān min qalbī «Fumo dal mio cuore», 1962; al-Lāz «L’asso», 1974; al ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili [...] di Beirut e nei suoi dintorni, con ulteriore recrudescenza della guerra civile.
Nel 1989 l’accordo raggiunto a at-Taif (Arabia Saudita) tra le fazioni in lotta sul progressivo ritiro della Siria e sulla modifica del sistema delle quote confessionali ...
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aṣ-Ṣawīra (o aṣ-Ṣuwaira; in grafia francese es-Saouira o Essaouira) Città del Marocco meridionale (69.493 ab. nel 2004). Denominata in origine con il nome arabo al-Mogdūl e ribattezzata Mogador dai Portoghesi, [...] è menzionata nell’11° sec. come porto, il più importante nella provincia di Sūs; nel 1506 i Portoghesi vi edificarono un castello che dovettero abbandonare ai Berberi (1510). La fortezza, punto d’appoggio ...
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Alcalá de Guadaira Città della Spagna (prov. di Siviglia). Fiorente in epoca romana ( Heinipa), trasformata dagli Arabi in città-fortezza, passò nel 1244 a Ferdinando III di Castiglia con la mediazione [...] del re arabo di Granada. La fortezza, esempio dell’architettura militare arabo-spagnola, fu contesa nelle guerre civili del sec. 15° tra Castigliani e Aragonesi. ...
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Città in prov. di Trapani (130,9 km2 con 45.237 ab. nel 2007), situata su un pendio al margine della conca di Castellammare. Importante centro vitivinicolo.
Trae nome dall’arabo ῾Alqama che la fondò sul [...] monte Bonifato nel 9° secolo. Federico II di Svevia fondò la nuova A. ai piedi del monte (1233), chiamandovi gli abitanti arabi del borgo antico insieme a coloni cristiani e facendone una città demaniale, fiorente nei commerci. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.