ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] anche di profonda rielaborazione, dal neoplatonismo plotiniano alla fisica ottica e alle dottrine dell'intuizione, svolta da filosofi arabi, come Alhazen (Ibn al-Haytham, m. nel 1039; De aspectibus; Liber de intelligentia). Guglielmo d'Alvernia (1180 ...
Leggi Tutto
BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] di S. Girolamo (1468) il B. parla dell'aiuto di amici nella versione di brani da altre lingue (ebraico, punico, arabo, greco), nella correzione dei codici e nel ringiovanimento della lingua ("si nimis obsoleta, ad usum nostrum sermonemque redigerem ...
Leggi Tutto
NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] alcuni cristiani per gli spettacoli, mettendolo in relazione con le celebrazioni che si svolsero, sotto l'imperatore Filippo l'Arabo, nel 247, ricorrenza millenaria della fondazione di Roma, durante le quali furono dati spettacoli di ogni genere. N ...
Leggi Tutto
GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] , nel corso del Seicento e Settecento, molte riedizioni e traduzioni, in tedesco, francese, fiammingo, latino e persino in arabo. Una così vasta fortuna corrispose a una notevole influenza sulla mistica francese (su P. de Bérulle e, in particolare ...
Leggi Tutto
TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] cura di L. Cheikho-B. Carra-H. Zayyat, in Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, L, Louvain 1954, pp. 336-39 (solo testo arabo; la traduzione latina di questo testo è consultabile in P.G., CXI, coll. 1111-12, che riporta la traduzione edita da ...
Leggi Tutto
GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] Ma poiché è nei propositi anche la formazione di un personale missionario, si aggiunge l'insegnamento di lingue orientali quali l'arabo, il turco, il persiano. Luogo di studio il seminario e non solo di didassi, dotato di una ragguardevole biblioteca ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] funzione di plurale. Il duale è presente nelle lingue indoeuropee (greco, indiano, paleoslavo, lituano, irlandese) e semitiche (accadico, arabo); il triale e il quattrale si riscontrano, per es., nelle lingue indigene dell’Australia e della Malesia ...
Leggi Tutto
. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] oltre 50.000 Italiani; Harar con circa 40.000 ab., Dire Daua con 30.000, Mogadiscio con 30.000 (dei quali 2500 Arabi e 350 Indiani) e Massaua con 15.000.
Una quindicina di centri indigeni sembra si avvicinino a 5000 ab., pure avendo il carattere ...
Leggi Tutto
CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] V prese alcune decisioni importanti nel campo dell'insegnamento: ordinò, ad esempio, che si nominassero insegnanti di ebraico, greco, arabo e siriaco nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca (Corpus iuris canonici, II, col. 1179 ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] tutto l'arco del pontificato non si registrano reali preparativi per l'avvio della crociata. Però, di fronte alla minaccia araba nella penisola iberica, il papa autorizzò i vescovi di Narbona e di Arles a utilizzare le decime raccolte in Aragona per ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.