(lat. Historia Augusta) Raccolta di biografie dell’età imperiale (4° sec.) che comprendeva le vite degli imperatori, cesari, pretendenti e usurpatori da Adriano a Numeriano; è pervenuta con una grave [...] lacuna (da Filippo l’Arabo all’inizio della vita di Valeriano, cioè dal 244 al 253). Le biografie sono tradizionalmente attribuite a sei autori: Elio Sparziano, Giulio Capitolino, Volcacio Gallicano, Elio Lampridio, Trebellio Pollione, Flavio Vopisco ...
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Shahpur I
Re di Persia, della dinastia dei Sasanidi (regnante dal 241 al 272 d.C.). Figlio del fondatore della dinastia, Ardashir, combatté ripetutamente contro Roma e vinse gli imperatori Gordiano III, [...] Filippo l’Arabo e Valeriano: quest’ultimo fu anzi catturato nel 260 da S., che lo tenne prigioniero fino alla morte. Egli narrò queste imprese in un’iscrizione rupestre, che va sotto il nome di Res gestae Divi Saporis. A lui, piuttosto che al padre ...
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Zaghlul, Sa'd
Zaghlul, Sa‛d
Politico egiziano (Gharbiyya 1860-Masgid Wasif, Gharbiyya, 1927). Avvocato, ministro dell’Educazione (1906-10) e della Giustizia (1910-12), assunse posizioni antibritanniche [...] e costituì presiedendola una delegazione (in arabo Wafd, da cui derivò il nome del partito da lui fondato nel 1921 e diretto fino alla morte) che nel 1918 richiese l’abolizione del protettorato inglese. Arrestato dalle autorità britanniche e poi ...
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Islamista (Hesslichtenau 1892 - Oberursel, Taunus, 1971), fratello di Gerhard; prof. nella univ. di Amburgo (1919-24), dal 1949 di Francoforte sul Meno. Ha curato edizioni di testi storico-economici, teologici [...] ed eresiografici, magici e poetici in arabo e persiano. A lui si debbono importanti monografie storico-letterarie e storico-religiose, fra cui Über die Bildersprache Niẓamis (1927) e ricerche di manoscritti specie nelle biblioteche di İstanbul. ...
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Sceriffo della Mecca (İstanbul 1856 circa - ‛Ammān 1931). Durante la prima guerra mondiale si ribellò alla Turchia e si proclamò (1916) re del Ḥigiāz, titolo riconosciutogli dall'Intesa. Nel 1924, ispirato [...] all'ideale di un mondo arabo unito e indipendente sotto la sua egida, assunse, nonostante l'opposizione di molti stati musulmani, il titolo di califfo. In quello stesso anno fu costretto ad abdicare dinanzi all'invasione del Ḥigiāz da parte dei ...
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ALTAVILLA, Giordano d'
Raoul Manselli
Figlio illegittimo di Ruggero, conte di Sicilia, compare per la prima volta, nel 1076; fu agli ordini di suo padre, presso Catania, nel corso delle operazioni militari [...] contro l'arabo Benavert, che, avendolo tratto in un agguato, lo costrinse a rifugiarsi nella città. L'anno seguente è, sempre col padre, a Trapani, combattendo valorosamente per la resa della piazza; nel 1079 assediava Taormina.
Tornata Catania nelle ...
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Nome (derivato dal lat. Mauri, abitanti della Mauritania), con cui gli Spagnoli designarono gli invasori musulmani che occuparono la maggior parte della Penisola Iberica dal 711 fino alla caduta di Granada [...] (1492), ultimo caposaldo del dominio arabo in Spagna. I M. o Moriscos, come furono chiamati durante e soprattutto dopo la reconquista in senso spregiativo nei regni cristiani, rimasero in Spagna anche dopo il 1492 come sudditi del re di Castiglia e ...
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MARCHIAFAVA (Marclafaba), Matteo
Hubert Houben
Nacque presumibilmente verso la fine del XII secolo a Salerno. Per molto tempo si è ritenuto che il suo cognome indicasse una provenienza da famiglia di [...] , come Cozzo Marchiafave nella Sicilia orientale (Heupel, p. 484), ma Kamp (p. 61) ha dimostrato che il nome non è arabo e che il M. discendeva da una famiglia salernitana; lo stesso titolo miles, attribuitogli in alcuni documenti, dimostra la sua ...
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PALESTINESE, MOVIMENTO
Francesco Cataluccio
. Al momento della proclamazione dello Stato d'Israele il 14 maggio 1948 e della guerra araboisraeliana che subito ne seguì, decine di migliaia di Palestinesi [...] crescita naturale e in parte per le nuove conquiste israeliane nella guerra del giugno 1967. Al 30 giugno 1972 la popolazione arabo-palestinese raggiungeva la cifra complessiva di 3.457.000, di cui 1.506.140 profughi sistemati in cinquantatré campi e ...
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VISIR (o Vizir; fr. vézir)
Carlo Alfonso Nallino
Voce usata dagli scrittori europei, per lo più sotto la forma "gran visir", per indicare il primo ministro dell'impero ottomano. È la parola turca e persiana [...] fu soppressa e il presidente del consiglio dei ministri fu chiamato bash-vekīl (primo ministro). In seguito al movimento d'epurazione del turco dai vocaboli arabi e persiani, voluto da Kamal Ataturk (già Muṣṭafà Kemāl) la parola vekīl, derivata dall ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.