Figlio di Antioco X, fuggito a Roma quando Tigrane occupò la Siria, fu rimesso sul trono da Lucullo (69 a. C.), ma contro di lui sorse Filippo II. Antioco si rivolse a Pompeo, il quale invece dichiarò [...] la Siria provincia romana, in seguito alla vittoria su Tigrane. Antioco fu ucciso da un capo arabo nel 64 a. C. ...
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Uomo politico siriano, nato a Damasco nel 1892. Compì gli studî a Istanbul, entrando poi nell'amministrazione. Fu uno dei dirigenti dell'organizzazione politica clandestina araba al-Fatāh quando questa, [...] costituita a Parigi nel 1911 con lo scopo di sostenere la formazione di uno stato arabo indipendente, trasferì la sua attività (dopo il 1913) a Damasco. Durante la prima guerra mondiale fu imprigionato dai Turchi. Nel 1919-1920 fu membro del primo ...
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(Hajji) Capo politico e religioso palestinese (n. Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Di famiglia eminente, divenne nel 1921 Gran Mufti di Gerusalemme con il sostegno dell’Alto commissario britannico. [...] Per il ruolo avuto nella rivolta araba del 1936-37, dovette rifugiarsi in Europa, dove ricercò l’appoggio nazista in funzione antinglese e antisionista. Nella prima guerra arabo-israeliana (1948), fu a capo dell’Alto comitato arabo. ...
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Figlio illegittimo (m. 1063) di Sancho il Grande re di Navarra-Castiglia-Aragona, gli toccò la contea d'Aragona eretta (1035) in regno. Tentativi ambiziosi di allargare il suo stato a spese del regno di [...] Navarra fallirono. Riuscì però ad annettere Sobrarbe e Ribagorza e più tardi Pallars. Cadde combattendo contro al-Muqtadir, principe arabo di Saragozza. ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ...
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Comore (Unione delle Comore)
Comore
(Unione delle Comore) Stato insulare (4 isole maggiori) dell’Africa orient., nell’Oceano Indiano. Già abitate nel 5° sec. a.C. da gruppi maleo-polinesiani, videro [...] francese. Divise in molti piccoli sultanati, già dall’introduzione dell’islam, nel 15° sec., subirono una forte influenza araba fino a metà del sec. 19°. Occupate dalla Francia fra il 1843 e il 1886, unite al Madagascar (1912), furono poi territorio ...
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nyamwezi
Insieme di piccole entità politiche situate nell’od. Tanzania centroccidentale. Formatesi già a partire dal 17° sec., nel 19° furono importanti intermediari nel commercio su lunga distanza tra [...] ’Oceano indiano e i regni lacustri dell’od. Uganda. La rete commerciale n. fu incalzata dalla competizione dei mercanti arabo-swahili (➔ ) e in particolare dagli interessi di Zanzibar. Tuttavia negli anni Settanta sotto la guida di Mirambo la rete ...
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'Amman
‛Amman
Capitale della Giordania. Posta sul fiume Giordano, sul sito dell’antica Philadelphia di Tolomeo II, era un piccolo centro sulla via del pellegrinaggio dalla Siria verso i luoghi santi [...] ’islam, quando fu scelta da ‛Abdallah I come capitale dell’emirato di Transgiordania, poi regno di Giordania. Dopo le guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1967, la sua popolazione si è fortemente accresciuta per l’afflusso di rifugiati palestinesi. ...
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Politico siriano (Qardāḥa 1930-Damasco 2000). Di famiglia alawita, militare di carriera nell’aviazione, aderì al partito Ba‛th, ascendendone rapidamente ai vertici. Comandante in capo dell’esercito nel [...] portò al potere un regime ba‛thista filosocialista. In conflitto con il governo di al-Atasi, dopo la sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1967 e la crisi del Settembre nero (1970), A. attuò un nuovo colpo di Stato interno al partito, divenendo ...
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La secessione della Siria dalla Repubblica araba unita (settembre 1961) amareggiò N., che sembrò accantonare le speranze di un'unità araba: le iniziative ba‛thiste di una nuova unione fra ‛Irāq, Siria [...] e la Giordania, il 28 settembre 1970 improvvisamente morì. La notizia fu accolta con estremo cordoglio in tutto il mondo arabo, dove la sua figura aveva raggiunto un valore emblematico; tuttavia, con il passare del tempo la sua azione fu sottoposta ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.