Bari
GGiosuè Musca
All'inizio del sec. XIII la città di Bari, ancora largamente ruralizzata per la presenza di orti e giardini nel tessuto urbano, è caratterizzata da una struttura sociale articolata [...] anche se l'espansione sul versante sudorientale sta ponendo le premesse di un capovolgimento del fronte urbanistico, che al geografo arabo al-Idrīsī era apparso "in fondo a un golfo", cioè l'ampia ansa naturale del moderno 'porto nuovo'.
Intorno alla ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] romana (1333-1500), ibid., XVIII (1948), p. 331; E. Cerulli, Il "Libro della Scala" e la questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, Città del Vaticano 1949, pp. 540-542; R. Creytens, L'obligation des constitutions dominicaines d ...
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TARANTO
CCosimo Damiano Fonseca
La città che Federico II visitò per la prima volta il 1221 era dal punto di vista urbanistico quella racchiusa sull'isola tra Porta Napoli e Porta Lecce alla confluenza [...] ; Riccardo di San Germano, Chronicon, ibid., pp. 49, 70; L'Italia descritta nel "Libro del Re Ruggiero" compilato da Edrisi, testo arabo pubblicato con versione e note da M. Amari-C. Schiaparelli, Roma 1883, pp. 74 s.; M.G.H., Epistolae saec. XIII e ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] finale dell'esistenza si può cogliere in due volumi di impressioni di viaggi, Quest'Europa (Napoli [1958])e Fascino del mondo arabo (Bologna 1962).
Il C. morì a Napoli il 12 giugno 1965.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Napoli, Carte Cione ...
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CORBERA, Calcerando
Pietro Burgarella
Nacque tra la fine del 1559 e i primi del 1560, probabilmente a Palermo, da Antonio barone di Miserendino e da Elisabetta Scavuzzo.
Fu il primogenito di una famiglia [...] 227 ss.; M. Emanuele Gaetani di Villabianca, Della Sicilia nobile, Palermo 1754, II, p. 161; B. Giacone, Del castello arabo "Manzil-Sindi" ovvero Santa Margherita Belice, Palermo 1907, p. 32; H. Koenigsberger, The government of Sicily under Philip II ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] dal fronte di guerra, pubblicano fotografie e messaggi nelle lingue occidentali – colmando così il gap della mancata conoscenza dell’arabo da parte di alcuni utenti –, inneggiano al sacrificio dei martiri sul campo e invitano a unirsi al jihad. In ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] una versione del suo Liber Abaci a Federico, era un mercante pisano stanziato a Tunisi.
fonti e bibliografia
M. Amari, Biblioteca arabo-sicula, I-II, Torino-Roma 1880-1881.
R. Brunschvig, La Berbérie orientale sous les Hafsides des origines à la fin ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] legami con l’India e altri paesi asiatici e africani appena divenuti indipendenti, oltre che con le forze del nazionalismo arabo anti;israeliano. Nel 1956, al XX Congresso del PCUS, denunciò le personali responsabilità di Stalin nella creazione di un ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] francese ad Algeri (5 morti) nello stesso anno; la bomba di al-Qā‛ida che uccise 19 cittadini americani in Sud Arabia nel 1996, gli attacchi contro le ambasciate americane in Kenya e Tanzania nel 1998 (301 morti). A questo va aggiunto lo stillicidio ...
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Stato dell’Africa centrale; dal 1971 al 1997 denominato ufficialmente Zaire. Confina a N con la Repubblica Centrafricana e il Sud Sudan, a NE con l’Uganda, a E con il Ruanda, il Burundi e la Tanzania, [...] dalle vicende della regione dei grandi laghi, nel NE il C. fu invece sfiorato, attraverso il Sudan, dalle vicende del mondo arabo-islamico. Tale varietà spiega i problemi di coesione e stabilità conosciuti dal C. dopo l’indipendenza, cui si giunse al ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.