BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] in greco in varî periodi dal III sec. a. C. all'età cristiana; 2) i Targūmīn, parafrasi della B. in vari dialetti aramaici per uso delle sinagoghe. Si ricordano il Targūm babilonese, o "di Onqělōs" e il Targūm di Gerusalemme. Ma anche se la loro ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] in modo inconsueto e vi si possono leggere, stampati in un'unica pagina, "il testo ebraico della Bibbia, la parafrasi aramaica, i commenti al testo biblico dei più celebri esegeti ebrei medievali e soprattutto le note masoretiche". L'edizione viene ...
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La colonizzazione fenicia. - La storia della colonizzazione può a buon diritto, come vuole la tradizione, iniziarsi con gli stanziamenti fenici. Poiché, se anche l'immenso estendersi della nostra conoscenza [...] il suo carattere nazionale, e successori dei Fenici nel commercio mediterraneo furono i Siri, di razza e lingua aramaica (v. aramei).
L'importanza della colonizzazione fenicia è stata, in passato, alquanto esagerata: essa non lasciò (tranne che ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] , e ogni segno conteneva cunei essenziali e cunei superflui: bisognava leggere da destra a sinistra per scoprire una lingua aramaica e frasi rassomiglianti a quelle del Corano. In un lungo testo che è, come oggi sappiamo, un documento giuridico ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] al ritorno dei Giudei dall'esilio di Babilonia, nella quale regione gli esuli cominciarono a servirsi abitualmente dell'aramaico, che poi importarono in patria sostituendolo all'ebraico. Le successive vicende storiche, e specialmente l'ostilità fra i ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] più antica delle tribù ebraiche, gli Aramei.
L'argomentazione archeologica e filologica è piena di fantasia nel passaggio lingua aramaica-lingua etrusca-lingua fiorentina, ma lo scopo è chiaramente quello di scavalcare, in antichità e prestigio, il ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Siria, Palestina e Levante mediterraneo
Lorenzo Nigro
Le esplorazioni francesi in Siria, in Palestina e nel Levante iniziarono con i sondaggi effettuati nel 1860 [...] a.C., quello Paleosiriano dei regni amorrei, quello Mediosiriano delle opulente aristocrazie militari e commerciali di Ugarit e quello dell'età aramaica e assira nel I millennio a.C. Il periodo tra le due guerre fu il momento d'oro anche dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Oriente
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Impero romano d’Oriente l’arte [...] è opportuno menzionare, inoltre, una particolare categoria di oggetti di devozione popolare appartenenti alla cultura siro-aramaica, le ampolle della Terrasanta, le cui decorazioni non erano che riflessi dei programmi figurativi delle chiese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita e l'evoluzione della scrittura
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura costituisce la prima grande [...] ha un’ampia diffusione in tutta l’area medio-orientale e si trova alla base delle scritture aramaiche ed ebraiche. Dalla scrittura aramaica sarebbero derivate in seguito varie forme di scrittura come il siriaco, certe scritture indiane, il palmireno ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] attraverso il pehlevico sembra si sia sovrapposto uno strato sentenzioso di origine semitica, ebraica e aramaica, che il passaggio successivo attraverso la civiltà arabo-musulmana ha naturalmente rafforzato. Gl'intenti genericamente moralizzatori ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...