MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] o di portici, nei quali i mercanti e gli artigiani stabilivano il loro dukkān (pl. dakākīn), termine di provenienza aramaica originariamente destinato al banco (inizialmente maṣṭabat al-dukkān; Monneret de Villard, 1968, p. 153) sul quale il mercante ...
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Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA (v. vol. IV, p. 224 e s 1970, p. 376)
G. Buchner
La pubblicazione definitiva degli scavi del 1952-61, effettuati nella necropoli (Buchner, Ridgway, 1993), [...] epigrafiche semitiche dell'VIII sec. a. C. a Pithekoussai, in PP, XXXIII, 1978, pp. 135-147; G. Garbini, Un'iscrizione aramaica a Ischia, ibid., pp. 148-155; J. Teixidor, Bulletin d'épigraphie sémitique 1978-79, in Syria, LVI, 1979, p. 387 ...
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Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
Nella moderna storiografia artistica della Siria preellenistica il consueto prevalere del criterio di attribuzione di diversi aspetti [...] , Was the Age of Solomon without Monumental Art?, in Eretz-Israel, 5, 1958, pp. 1-9; G. Garbini, Il problema dell'arte aramaica, in Riv. Stud. Or., 34, 1959, pp. 141-47; W. F. Albright, The Archaeology of Palestine4, Harmondsworth 1957; J. A. H ...
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Vedi BATTRIANA, Arte della dell'anno: 1959 - 1994
BATTRIANA, Arte della
K. V. Trever
La B. (Bakhtrish delle iscrizioni achemènidi, Bakhdish dell'Avesta) si stendeva dalla catena di Gissar fino al Hindu-Kush, [...] di cui si fa cenno dopo. Sul bordo della coppa è incisa a puntini un'iscrizione non ancora decifrata in caratteri di tipo aramaico, il che ci permette di datare la coppa al III-II sec. a. C. Molto significativo è il medaglione d'argento raffigurante ...
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GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
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Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] einheitliches Werk, Berlino 1902; M.-J. Lagrange, in Rev. Biblique, 1924, p. 321 segg. L'ipotesi di un'origine aramaica del Vangelo, patrocinata da C. F. Burney, non ha trovato accoglimento, mentre si rileva sempre meglio l'origine palestinese dell ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] sia stato ritrascritto non si è ancora in grado di stabilire, poiché, presi come termini estremi la redazione in alfabeto persiano-aramaico che precedette le due forme dell'alfabeto, il pahlavīk e il parsīk, delineatesi nel corso del sec. II a. C., e ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] anche diverse raccolte di materiali di questo genere in aramaico e in altre lingue attribuite a un certo Ahiqar, gradito a Shamash" alla fine si estese anche al mondo di lingua aramaica, nei Detti di Ahiqar, a testimonianza di quanto fosse popolare e ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] ἐπὶ ταύτῃ τῇ πέτρᾳ". Poiché nell'onomastica greca è sconosciuto il nome ΠέτροϚ, è ovvio che il soprannome P. viene da πέτρα. In aramaico la parola è la medesima: "Tu sei Kefa e sopra questa kefa", cioè, nella mente di Gesù l'idea principale era la ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] e riporterà a Dio la retta fede superando tutto il mondo». Giunta alla sesta stirpe, che sarebbe quella siriaca (cioè aramaica), la Sibilla profetizza:
Comparirà uno zar di due stirpi di nome Costantino: verrà da Roma e sarà un guerriero scelto ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] titolo di nāsī' divenne parte integrante del nome. In Babilonia il capo della comunità ebraica era invece l'esilarca (in aramaico Rēsh gālūtā), carica di cui si hanno testimonianze storiche a partire dal II secolo. A differenza del nāsī' l'esilarca ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...