Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] : III, 24-90; XIII; XIV.
Lingua. - Nel libro si distinguono tre parti: l'ebraica (I,1-II, 4a; VIII,1-XII, 13); l'aramaica, detta prima caldaica (II, 4b-VII, 28); la greca (III, 24-90; XIII; XIV). Circa poi il posto occupato dai singoli brani, merita ...
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SIMONE (ebraico Shim‛ōn; greco Σίμων)
Nome di varî personaggi della Bibbia, dei quali i principali sono i seguenti:
1. Simone I, il Giusto, figlio di Onia I (cfr. I Maccabei, XII, 7 segg.) che fu sommo [...] , non è da interpretarsi in senso etnografico, quasi che S. fosse un alienigena del Canaan, bensì nel senso politico di "zelota" (aramaico qan'ānā): con questo termine è infatti chiamato lo stesso apostolo in Luca, VI, 15; Atti, I, 13; v. zeloti.
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Elì
Angelo Penna
Vocabolo ebraico composto dal sostantivo El (v.) e dal suffisso i (aggettivo possessivo di prima persona). D. fa pronunziare tale parola da Forese Donati, il quale, per spiegare la [...] l'enumerazione ebraica 22): " Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ". Tali parole, con un curioso miscuglio di ebraico e di aramaico, sono riportate da Matt. 27, 46 e da Marc. 15, 34. D. seguì il primo evangelista, il cui testo greco - e ...
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(gr. Ναβαταῖοι) Antica popolazione con centro nella città di Petra, a sud-est del Mar Morto. Nomadi, originari della penisola arabica, i N., divenuti sedentari, si organizzarono in una solida monarchia [...] classici, è nota dai reperti archeologici, dalle monete e dalle iscrizioni, in lingua aramaica e con un alfabeto derivato dall’aramaico. Caratteristici sono i monumenti sepolcrali, scavati nella viva roccia, con facciate imitanti architetture ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] 'incerta autenticità, ci dà un interessante saggio; l'originale ne dovette essere aramaico, la lingua dei rapporti internazionali dell'impero achemenide. Pure in aramaico sono redatti i documenti papiracei di Elefantina, appartenenti a una colonia di ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] al ritorno dei Giudei dall'esilio di Babilonia, nella quale regione gli esuli cominciarono a servirsi abitualmente dell'aramaico, che poi importarono in patria sostituendolo all'ebraico. Le successive vicende storiche, e specialmente l'ostilità fra i ...
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Città della Siria settentrionale, presso il monte Belo, capitale della Calcidica. È dubbio se la notizia di Stefano Bizantino che Calcide venne fondata dall'arabo Monico vada riferita a questa Calcide [...] il cui dominio essa venne decadendo col crescere dell'importanza di Aleppo. Corrisponde all'odierna Qinnasrīn, che è il nome aramaico ("nido di aquile") della città, rimesso in uso dopo la conquista araba. Dalle monete appare che ebbe il soprannome ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il periodo persiano in Egitto e le ultime fasi di autonomia
Emanuele Ciampini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’equilibrio determinatosi [...] con le genti locali, con cui aveva stretto rapporti di varia natura. La lingua di questi documenti è l’aramaico, lingua semitica affermatasi nell’Impero persiano come lingua amministrativa che ha soppiantato, nello scritto e soprattutto nel parlato ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] fra i Vangeli nell'elenco dei dodici. Marco e Matteo dànno: Simone figlio di Giona detto Pietro (o Cefa in aramaico), Giacomo di Zebedeo e suo fratello Giovanni soprannominati da Gesù Boanerges cioè figli del tuono, Andrea fratello di Pietro, Filippo ...
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MAGI (dal gr. Μάγοι, lat. Magi)
Raffaele Pettazzoni
Erano originariamente (Erodoto, I, 101) una delle sei "tribù" nelle quali era ripartito il popolo dei Medî: probabilmente i membri della classe sacerdotale, [...] , scrupolosi conservatori del carattere e della religione nazionale, si mantennero nell'Asia Minore (in Cappadocia, col nome di "magusei" dall'aramaico magusayê, in Frigia e Galazia, in Lidia) e in Egitto sino ai tempi cristiani. Anche i tre "re magi ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.