La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] abbaside un luogo d'esercizio di medici stimati e un centro di tradizione erudita della medicina greca in lingua siro-aramaica. Un legame diretto porta poi da Jundishapur a Baghdad: i medici di Jundishapur, dopo la fondazione di Baghdad, capitale del ...
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BETH ALPHA
M. Avi-Yonah
Villaggio israeliano 6o km a E di Haifa. Nel 1928 durante una campagna di scavi, E. L. Sukenik vi rinvenne le fondazioni ed i mosaici pavimentali di un'antica sinagoga.
Questo [...] l'Arca della Legge affiancata da leoni, candelieri a sette braccia ed oggetti di culto. Un'iscrizione all'ingresso (in aramaico) riguarda l'erezione della sinagoga al tempo dell'imperatore Giustino (probabilmente Giustino I, 518-527); un altro testo ...
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- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] dell'A in fenicio derivano, oltre quelle del greco e degli alfabeti dipendenti da esso, quelle degli altri alfabeti semitici (l'aramaico, l'ebraico, il punico, l'etiopico, il siriaco, l'arabo), mediante un processo di semplificazione dei tratti, che ...
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Nome di un re di Akkadū (chiamato pure S. il Grande) e di due re assiri. 1. S. il Grande, della cui figura si impadronì in seguito la leggenda, era all'inizio semplice funzionario alla corte di Kish; spodestato [...] a Rafia, nel 717 annettè la città ittita di Karkemish. Più tardi si volse contro Marduk-apal-iddin, sovrano dello stato aramaico di Bīt Yakīni che aveva usurpato il trono di Babilonia, e gli Elamiti, sconfiggendo entrambi. Morì di morte violenta. A S ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] ad attribuire al nome dell'abominata divinità dei Fenici le vocali della parola bošeth "vergogna" (cfr. baal; moloch). In aramaico, secondo il fonetismo proprio di questa lingua, troviamo la forma ‛Athtar, e non vi è dubbio che anche la grande ...
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Erudito e critico ebreo del sec. XVI. Nacque a Mantova fra il 1511 e il 1514; dimorò in Ancona, Bologna, Venezia e negli ultimi tempi della sua vita a Ferrara, ove morì nel 1578. La sua opera principale [...] della critica storica" presso gli Ebrei. La prima edizione è di Mantova 1573. Egli scrisse anche versi in italiano, in ebraico, in aramaico e in latino.
Bibl.: B. Levi, La vita e gli scritti di A. D. R., Padova 1868; Baron, La méthode historique d ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] divennero commercianti, contadini, costruttori, architetti ed artisti di straordinaria abilità. La loro lingua scritta era un dialetto aramaico, ma, a giudicare dagli esempî epigrafici rimasti, molti di loro avevano un'ottima padronanza del greco e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Economia e societa assire
Luisa Barbato
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del periodo neoassiro un flusso costante e copioso [...] dei gruppi minori a quello numericamente più rilevante, quello aramaico appunto, e favoriscono il processo che avrebbe portato un dialetto aramaico unificato, il cosiddetto “aramaico d’impero”, ad emergere quale lingua ufficiale dell’Impero ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] alcuni anni di silenzio: egli si ritira in Arabia, poi ritorna a Gerusalemme, dove s'incontra con Cefa (nome aramaico di Pietro): qui la sua predicazione evangelica è fortemente contrastata dai giudei, così da essere costretto a rifugiarsi nella ...
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SERIPANDO, Troiano (in religione Girolamo). – Nato il 6 maggio 1493 a Troia (Foggia)
Michele Cassese
da Giovanni Ferdinando, nobile del seggio di Porta Capuana di Napoli, e da Isabella Luisa Galeota, [...] della Ss. Trinità sul monte Cimino, presso Soriano (Viterbo), a Napoli e Sessa Aurunca; apprese l’ebraico, l’aramaico e il greco biblico. Ordinato sacerdote (1513), fu segretario del generale Egidio da Viterbo (1514-15), professore di teologia ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.