Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] il giorno di sera.
Non si conoscono nel Vicino Oriente antico divisioni del tempo minori di due ore. Il termine aramaico ša'ah designerà l'ora soltanto in epoca molto tarda. Comunque, le popolazioni del Vicino Oriente antico avevano a disposizione ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] linguistici, poiché, a seconda dell’area geografica e culturale nella quale vivono, le lingue da essi utilizzate variano dall’aramaico al greco al latino, quest’ultimo pare in percentuale minore rispetto alle prime due lingue. Nella società essi si ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] scoperte di iscrizioni e di papiri hanno permesso un grande progresso negli studî grammaticali e lessicografici e della cultura aramaica in generale (v. aramei), per merito di molti semitisti, il Sachau (morto nel 1930), il Nöldeke, il Cowley (morto ...
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TIRO (arabo Ṣūr)
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
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Antichissima città della Fenicia, oggi ridotta a un piccolo centro marittimo di 5-6 mila abitanti nella Repubblica Libanese. Sorge su una penisoletta, [...] restaurarla. Al suo posto si trovano ora pochi ruderi del passato e un misero villaggio che porta il suo antico nome aramaico: Ṣūr.
Bibl.: W. F. Fleming, The history of Tyre, in Columbia University Oriental Studies, X (1915), p. 54 segg.; R. Dussaud ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] alla caduta di Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Impero romano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La scrittura in cui i F. si esprimono è una delle più antiche alfabetiche; con ogni probabilità deriva da essa l ...
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Libro dell'Antico Testamento, così chiamato dai Latini fin dal sec. III, ma dai Greci e dagli Ebrei più rettamente detto Sapienza (o Sentenze) di Gesù figliuolo di Sirac o semplicemente Sirac, uno di quelli [...] . mishlē) come i Proverbî di Salomone. Nel Talmud e dagli antichi rabbini ne sono citate molte sentenze, ora in ebraico ora in aramaico. Ma del testo originale da secoli s'era perduta ogni traccia e sin la memoria, quando nell'anno 1896 e seguenti ne ...
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TOBIA
Giuseppe Ricciotti
. Nome di uno dei libri deuterocanonici della Bibbia e di chi ne è protagonista.
I protagonisti, in realtà, sono due, padre e figlio. Essi nel testo latino della volgata hanno [...] . ad Chromatium et Heliod.). Vi sono poi la recensione siriaca e l'armena, che seguono più o meno le greche. Una recensione aramaica fu scoperta e pubblicata da A. Neubauer, The book of Tobit. A Chaldee text, ecc. (Oxford 1878), ma è certamente una ...
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MEDICI, Giovanni de'
Paola Volpini
Figlio naturale di Cosimo I, duca di Firenze poi granduca di Toscana, ed Eleonora Albizzi, nacque a Firenze il 13 maggio 1567. Fu legittimato dal padre, che gli assegnò [...] latino e nel corso della sua vita giunse a possedere i rudimenti di molte altre lingue (secondo gli Abbozzi, greco, ebraico, aramaico) e a conoscere bene il francese, lo spagnolo e sufficientemente il tedesco e l’inglese.
Nel 1579, all’età di dodici ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] 'avvento di Ashshur-dān II (932-910); con la ripresa della potenza assira all'inizio del IX sec., i piccoli stati aramaici furono costretti ad una lotta difensiva, che si concluse in Mesopotamia nell'856 con l'eliminazione dello stato di Bīt Adīni da ...
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Mosè (ebr. Mōsheh) Nella Bibbia, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto. Secondo il racconto dell’Esodo, nacque dalla stirpe di Levi, mentre gli Ebrei in Egitto erano [...] di M. Scritto apocrifo dell’Antico Testamento. Il testo latino, conservato in un palinsesto ambrosiano del 6° sec., riproduce, tradotto dal greco, un originale ebraico o aramaico perduto ma variamente datato tra il 2° sec. a.C. e il 2° sec. d.C. ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.