Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] , almeno nella sua forma originale, appartiene al sec. I o II d. C. Essendo stato composto probabilmente in ebraico o in aramaico, si è conservato in parecchie versioni: in greco, in paleoslavo, in rumeno, in copto, in arabo e in etiopico. I testi ...
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TRENTA TIRANNI (οἱ τριάκοντα)
Gastone M. Bersanetti
TIRANNI Governo instaurato ad Atene, nel 404 a. C., a seguito delle lotte violente scoppiate fra oligarchici e democratici dopo la stipulazione della [...] Augusto.
II. Personaggi reali, che però non rivestirono la porpora imperiale. - Cyriades, il Mareades di altri autori (il suo nome aramaico suonava Mârjâd'a) un cittadino di Antiochia, che tradì la sua città in farore di Sapore I, il quale lo fece ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico
Lucio Milano
La “culla della civiltà”
Siamo da tempo abituati a considerare il Vicino Oriente antico come la “culla della civiltà”, se non altro per [...] Bronzo. È il periodo in cui si sviluppano le città fenice sulla costa siro-libanese e gli stati neo-ittiti e aramaici in Anatolia e nel Nord della Siria, mentre l’entroterra palestinese conosce una fase di profonda ristrutturazione, con un parziale ...
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Misticismo
Piero Coda
L’incontro diretto e personale con il Divino
Il misticismo è l’espressione più profonda del sentimento religioso. Indica, infatti, il desiderio dell’uomo di giungere già in questa [...] esperienza di Gesù di Nazareth.
Egli testimonia di essere il figlio di Dio che chiama col nome familiare di Padre (Abbà in aramaico, la lingua parlata da Gesù, significa «padre»). Gesù dice di essere «una sola cosa» col Padre nell’amore che li unisce ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] e antisionista Agudat Israel, dalla quale poi si scisse il gruppo dei Neturei Karta («guardiani della città», in aramaico). L’impatto della shōāh, con la distruzione di quasi tutto l’ebraismo dell’Europa orientale (interpretata dagli ultraortodossi ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] espansione e a lunga vita nacquero dalle due grandi matrici costituite dalla s. fenicia e da quella greca. La s. aramaica, derivata da quella fenicia e ampiamente adoperata in una vasta area dai confini dell'Egitto all'Afghānistān, era costituita da ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte (v. vol. IV, p. 1049)
P
Matthiae
A. Invernizzi
Dal periodo accadico al periodo neο assiro. - Plastica della dinastia di Accad. - Lo [...] C. la statua basaltica di Hadadyis'i, figlio di Šamašnuri, governatore di Guzana, con una lunga iscrizione bilingue in assiro e aramaico, nella quale è evidente l'intento di imitare le produzioni regali di Nimrud.
Mentre la statuaria divina minore di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] di difendersi dalle accuse di collaborazionismo.
Nella seconda metà degli anni 70 pubblica anche la Guerra giudaica (originariamente in aramaico, poi tradotta in greco sotto la sua supervisione), resoconto degli scontri avvenuti tra il 66 e il 70 ...
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HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] l'altezza di circa 4 m, si discosta dall'iconografia usuale: la barba rasata intorno alla bocca rivela l'ambiente aramaico da cui proviene, la mutilazione delle braccia non consente di conoscere l'atteggiamento del dio.
Il culto di H. perdura ...
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SOLI (Σόλοι οἳ Κιλίκιοι)
L. Vlad Borrelli
Città costiera della Cilicia, pochi chilometri a E del fiume Lamas (l'antico Latmus), originariamente una colonia fenicia su cui, intorno al 700 a. C., si sovrappose [...] incuso o un grappolo d'uva; quelle del IV sec. Eracle, Atena o Ba'al sul diritto e sul rovescio l'iscrizione in aramaico o in greco. Le monete di Alessandro hanno Atena o Ba'al seduto, quelle dei Seleucidi Afrodite sul toro, Dioniso, la rosa, la ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.