HAY
Yoseph Colombo
. Dottore ebreo, nato nel 939, morto nel 1038; fu capo dell'Accademia giudaica di Pumbedita in Babilonia e la sua autorità s'impose al punto che da ogni paese d'Oriente e d'Europa [...] inoltre commenti biblici (perduti) e talmudici (ne abbiamo fmmmenti), una metodologia del Talmud (perduta), un dizionario talmudico-aramaico (ne abbiamo frammenti), poesie varie, religiose e profane (delle quali parecchie ci sono pervenute; più volte ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] nazionali sviluppatesi nel Vicino Oriente fin dai primi secoli del cristianesimo. Rientrano nella denominazione la cultura e la letteratura aramaica (in primo luogo la siriaca), l’egiziana o copta, l’etiopica, l’armena, la georgiana, nonché, data la ...
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Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] , del quale sposò la figlia, e stringendo alleanza con Hiram, re di Tiro; non poté impedire tuttavia che uno stato aramaico autonomo si ricostituisse a Damasco e che il re degli Edomiti Hadad, spodestato da David, recuperasse il suo trono. Dal punto ...
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DEIR ‘ALLĀ (v. S 1970, p. 587, s.v. Palestina)
G. Palumbo
) Una missione congiunta giordano-olandese diretta da H. J. Franken (e, dal 1978, da G. Van der Kooij) e M. M. Ibrahim ha effettuato nuovi scavi [...] e all'incendio che colpirono la città nel VII sec. a.C., riporta, in una lingua molto affine all'aramaico, alcune profezie di Balaam, profeta biblico non israelita, citato numerose volte nell'Antico Testamento.
Le fortificazioni erano probabilmente ...
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Grande lago della Palestina (980 km2 ca.; lunghezza 76 km, larghezza massima 17), contornato da coste basse e uniformi, paludose nella parte meridionale. Su di esso si affacciano gli Stati di Giordania [...] comunità religiosa, sviluppatasi tra il 2° sec. a.C. e il 2° sec. d.C.
I manoscritti, in ebraico e in aramaico, contengono testi dell’Antico Testamento e di vari libri apocrifi, oltre a numerosi e importanti testi religiosi non biblici: anzitutto la ...
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. Voce d'origine semitica indicante diversi istituti giuridici; cioè: a) quel che si dà a garanzia di un'obbligazione, e che, in caso di mancata esecuzione, è perduto a favore dell'altra parte o rispettivamente [...] sempre data da chi è obbligato a prestare danaro o altre cose fungibili.
Negli antichi diritti orientali (fenicio, ebraico, aramaico, siriaco) non è possibile distinguere l'arra dalle altre forme di garanzia (personali e reali), perché queste non si ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua [...] dio all'infuori di Dio, Maometto è l'inviato di Dio".
Ilāh corrisponde all'ebraico 'ĕlōāh \ebraico\, all'aramaico biblico 'ĕlāh \aramaico\, al siriaco allāhā (ove il raddoppiamento della l è un fenomeno: secondario dovuto al desiderio di dare maggior ...
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Nome di cinque re assiri, tra i quali degni di nota: S. I (1273-1244 a. C.), che conquistò l'Armenia (Urartu) e la Mesopotamia settentr., sottomise lo stato di Khanigalbat nella Siria settentr., sconfisse [...] Marduk-zākir-shumi I, re di Babilonia, contro il fratello di questo che si era ribellato; costrinse al tributo, inoltre, lo stato aramaico di Bit Yakini; S. V (726-722 a. C.), che combatté in Siria e in Palestina e giunse ad assediare Samaria, che ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] omonimi (v. appresso). È scritto in ebraico, salvo i tratti IV, 8-VI, 18; VII, 12-26, che sono scritti in aramaico.
Il breve contenuto del libro si divide spontaneamente in due parti; nella prima (capitoli I-VI) è narrato il primo ritorno degli esuli ...
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Storico giudeo (n. 37 d. C. - m. dopo il 100), di casta sacerdotale. Fu della setta dei Farisei e, dopo essere stato a Roma (64), tornato in patria partecipò alla rivolta contro i Romani (67). Arresosi [...] fama e onori. Suo capolavoro è la Guerra giudaica (7 libri), in greco (è perduta la prima redazione in aramaico): storia ebraica da Erode il Grande alla distruzione di Gerusalemme, molto parziale e rivolta ad addossare la colpa della guerra ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm.